Ancora tagli al servizio pubblico di trasporto in Sicilia: sindacati autonomi Tpl proclamano stato di agitazione del personale

Ancora tagli al servizio pubblico di trasporto in Sicilia: sindacati autonomi Tpl proclamano stato di agitazione del personale

CATANIA – Proclamato stato di agitazione del personale addetto al servizio di trasporto pubblico locale in Sicilia.

Lo rendono noto tutti i sindacati autonomi del Tpl: Faisa Cisal, SLM FAST Confsal, ORSA e USB con un comunicato stampa.

Pare, infatti, che l’assessore Regionale ai Trasporti e alla Mobilità, Marco Falcone, il direttore generale del dipartimento e il responsabile del Servizio 1, abbiano comunicato a tutte le aziende e ai Comuni interessati, una riduzione dei corrispettivi pari a 48 milioni di euro.

Tale decisione, secondo i sindacati autonomi, arriva dopo che l’onorevole Falcone, durante l’assemblea delle aziende associate all’ASSTRA, tenutasi a Catania l’1 dicembre 2018, aveva “assicurato il ripristino del capitolo di spesa pari a 160 milioni di euro annui fino all’anno 2021″.

“Dato che ciclicamente il Governo regionale torna a minacciare pesanti tagli al servizio pubblico di trasporto, con pesanti ricadute sulla mobilità cittadina e sui livelli occupazionali e la volontà di agire contro il tentativo di far pagare ai cittadini e ai lavoratori del settore l’incapacità gestionale del territorio e dei rapporti con il Governo centrale, le scriventi organizzazioni sindacali chiedono l’immediata convocazione delle parti per mettere in atto la prima fase delle procedure di raffreddamento”.

Spiegando la propria posizione e la necessità di un incontro immediato per porre una soluzione quanto più equilibrata possibile al problema,  i sindacati autonomi concludono: “Considerato che la vigente normativa in materia di sciopero non prevede alcuna procedura di raffreddamento per uno sciopero politico, riteniamo tale passaggio essenziale per evitare notevoli disagi all’utenza e non creare ulteriore sfiducia nelle istituzioni”.

Immagine di repertorio