Grande festa al Metropolitan per i trent’anni del Banco Alimentare

Grande festa al Metropolitan per i trent’anni del Banco Alimentare

CATANIA – La platea del Metropolitan è gremita in ogni ordine di posto per lo speciale concerto di “Giuseppe Castiglia accompagnato da I Samarcanda”, primo grande show di una serie di eventi su territorio nazionale intitolati “Compagni di Banco”, per festeggiare all’insegna del sorriso e del buonumore i trent’anni di attività di “Banco Alimentare”.

Un grande evento di beneficenza e solidarietà presentato dallo stile indiscusso di Salvo La Rosa, che sposando l’arma vincente dell’ironia tipicamente siciliana con le cover made in Catania di brani come, fra i tanti, “La donna del mio amico” dei Pooh o “Oggi sono io” di Alex Britti, le immancabili e storiche barzellette e le struggenti noti di “Catania figghiozza do Pattri Eternu”, diventata a furor di popolo l’inno dei catanesi, e “Agata” l’omaggio d’amore e fede per la nostra Patrona – interpretate dallo showman Giuseppe Castiglia – ha dato la possibilità attraverso l’acquisto del biglietto di devolvere l’incasso a favore del Banco Alimentare della Sicilia onlus per sostenere la quotidiana battaglia contro lo spreco alimentare aiutando chi è meno fortunato a provvedere adeguatamente al sostentamento necessario della propria famiglia e personale.

Guest star della serata l’attrice youtuber paternese Chiara Anicito in arte Cammela #degruppodellemamme e mamma di Santino, che con le sue storie ha conquistato fragorosi applausi raccontando con esilaranti gag e spassose battute la realtà di molte madri alle prese con whatsapp, le chat di gruppo, il confronto a volte competitivo con le altre mamme e l’amore smisurato per il proprio bambino.

Uno spettacolo all’insegna della catanesità, capace di conquistare ogni tipo di spettatore con il preciso obiettivo di fare del bene sorridendo, perché come spiegato da Pietro Maugeri, presidente del Banco Alimentare della Sicilia Onlus, Domenica Messina, direttore del Banco Alimentare della Sicilia, e Giovanni Bruno, consigliere della Fondazione Banco Alimentare onlus, “la fame non va mai in vacanza” e donare a chi sta peggio di noi, a chi non riesce ad arrivare alla terza settimana del mese, a chi si è separato o a chi è solo al mondo significa costruire mattone dopo mattone una società più umana e a misura d’uomo.