Catania, approvato il piano che copre gli interessi del “mutuo” di 196 milioni

Catania, approvato il piano che copre gli interessi del “mutuo” di 196 milioni

CATANIA – Il consiglio comunale etneo – nell’ultima seduta del 2014 – ha approvato la delibera riguardante le modifiche al piano di rientro che prevederanno le coperture necessarie per il pagamento degli interessi del “mutuo” contratto attraverso il dl 35.

Il Comune, infatti, deve pagare gli interessi sul debito contratto (di oltre 196 milioni di euro) per una cifra complessiva di 73 milioni in 30 anni. L’amministrazione, infatti, è dovuta ricorrere alla cassa depositi e prestiti per avere liquidità e pagare i debiti contratti con i fornitori.

Come spiegato dallo stesso assessore al Bilancio Giuseppe Girlando in aula il Comune “si trovava con un debito scaduto insostenibile e il dl 35 ha consentito di pagarlo. Questo avrebbe prodotto dei tassi d’interesse moratori molto elevati: mentre con il dl 35 si è avuto un tasso d’interesse minore”.

In sostanza un debito per estinguere un altro debito. Però l’amministrazione ha convocato il consiglio proprio oggi per l’approvazione della modifica al piano di rientro finanziario con le coperture previste – ammontanti a 4 milioni di euro – che dovrebbero provenire dalla valorizzazione della rete del gas e dalla mancata spesa per gli uffici giudiziari che saranno, d’ora in poi, a carico dello Stato.

I revisori dei conti hanno dato parere favorevole ma nel loro verbale hanno scritto un assenso “in linea teorica”. Molti consiglieri hanno avanzato dei dubbi in base proprio al parere dei revisori.

Fwd  VERBALE PROT. N. 113 REV DEL 02 12 2014 - sessandrea@gmail.com - Gmail

Per Sebastiano Arcidiacono (Sicilia Democratica) “prima di arrivare in aula si poteva essere più espliciti del parere in linea teorica dei revisori” e anche Enzo Parisi (Grande Catania) ha sottolineato la presentazione di una delibera “in fretta e furia e il parere dei revisori è condizionato da una somma che ora non abbiamo e che forse non avremo. Quindi è importante sapere da dove saranno prese le somme per coprire gli interessi”.

Tutti i capigruppo – eccezion fatta per il Misto – hanno sottoscritto l’ordine del giorno presentato da Arcidiacono (approvato all’unanimità dai presenti) che impegna l’amministrazione a riferire in consiglio entro il 15 Aprile 2015 sull’effettiva avvenuta copertura degli interessi relativi del dl 35.

A fugare i dubbi sul parere positivo “in linea teorica” è stato il dottor Strano, uno dei revisori. “Il parere è stato reso favorevole in linea teorica – ha spiegato – perché l’approvazione del consiglio non conclude il percorso ma occorre l’approvazione della Corte dei conti. Il parere in linea teorica è stato dato perché deve trovare quantificazione successiva dagli organi ministeriali e dalla Corte”.

Poi con 14 voti favorevoli e 9 astenuti la delibera è stata votata. “Sostanzialmente – spiega l’assessore Girlando al termine della seduta del consiglio – si trattava di dubbi più che altro semantici dei consiglieri. E’ stato utilizzato il termine teorico perché la vera approvazione non la dà il collegio dei revisori ma la Corte dei conti come spiegato”.

“Le cifre ci sono – ha aggiunto -. La legge di stabilità approvata la settimana scorsa dà assoluta certezza del fatto che avremo un significativo risparmio da settembre 2015 riguardo al mantenimento delle sedi giudiziarie”.

“I consiglieri giustamente – conclude – si sono lamentati del poco tempo avuto per esaminare la delibera: avevamo esigenza di approvare entro fine dell’anno però i fatti positivi che hanno consentito di coprire i maggiori oneri evitando dei tagli si sono realizzati proprio nell’ultimo periodo e quindi senza un costo per la collettività”.

In aula erano presenti sia le lavoratrici degli asili comunali, un tema caldissimo che sicuramente scatenerà altre polemiche, sia gli esponenti di Catania Bene Comune contrari al pagamento di interessi che “andranno alle banche e verso fondi di investimento privati i quali stanno lucrando sulla crisi e speculando sui tagli agli enti locali. Le somme che saranno consegnate alle banche come interessi sono risorse sottratte a Catania, ai servizi sociali, alla lotta alla povertà e alla ripresa economica”.