PALERMO – Forse non tutti sanno che il 1° giugno è la Giornata Mondiale dei genitori, la festa istituita da soli due anni dall’ONU per ricordare che i genitori di ogni razza, religione, cultura e nazionalità sono i primi autentici educatori dei bambini. I genitori, sia biologici che adottivi, hanno infatti in mano il futuro e l’educazione dei loro figli.
Enfatizzando il ruolo cruciale dei genitori nella crescita dei bambini, la Giornata Mondiale dei genitori riconosce che la famiglia ha la responsabilità primaria nell’educazione e nella protezione dei figli. Affinché la loro personalità si sviluppi in modo pieno e armonioso, infatti, i bambini dovrebbero crescere in un ambiente familiare e in un’atmosfera di felicità, amore e comprensione. Per questo, tutti gli Stati Membri sono invitati a onorarli durante la giornata a loro dedicata valorizzando il loro importante compito quale fondamento della società.
Si dice che il ruolo di genitore sia il lavoro più difficile del mondo e così è. È un “lavoro” a tempo pieno con i suoi orari, condizioni e “contratti”. Esserlo richiede sempre grandi responsabilità. I figli dipendono da qualsiasi espressione di amore o rifiuto dei loro genitori: sono come “spugne” che assorbono tutto. Per questo, ciò che si impara nei primi anni di vita lascia un’impronta profonda nell’anima di ogni bambino.
La sfida più grande è far raggiungere a questi ultimi una formazione totale che abbracci le varie aree che compongono l’essere umano: fisica, affettiva, sociale e spirituale. Come raggiungerla? In modo semplice e trasmettendo valori, formando una retta coscienza, e dando un esempio costante di ordine morale.
Non esistono genitori perfetti. Ma ognuno a modo suo deve cercare di essere padre e madre nel miglior modo possibile, per il bene del proprio figlio.
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