CATANIA – Per alcuni studenti l’estate non è che l’inizio della libertà, di un arco di tempo finalmente sgombero da pensieri stressanti e scadenze. Per altri, però, l’estate tarda ad arrivare, infatti li attende un ultimo importante passo da compiere: sostenere i tanto temuti esami di maturità.
Gli esami di fine anno sono cambiati nel tempo, passando velocemente dall’eliminazione di quelli di quinta elementare alla rivoluzione dell’ultimo anno di liceo. Quest’anno, infatti, la scuola ha detto addio alla famigerata tesina, accogliendo tra le sue mura le ormai famose “tre buste” che daranno inizio al colloquio orale.
“Questo nuovo esame non mi fa paura perché gli esami in un modo o nell’altro finiscono sempre bene – racconta Virginia, studentessa catanese – ma la nuova modalità mi lascia perplessa perché mi sembra complicato parlare a ruota libera senza sapere cosa ti aspetta”.
Sono in molti ad avere paura: nonostante l’assenza della terza prova – una certezza rassicurante – l’incognita del contenuto delle buste, come in un grande gioco a premi, spaventa molti maturandi.
“Come mi sento? – continua la ragazza – Sento che non arriverò a finire il programma perché è troppo vasto”.
La maggioranza dei ragazzi avrebbe preferito il vecchio metodo di svolgimento, come si evince da alcune dichiarazioni, ma per quanto la tesina potesse rappresentare quasi un’ancora di salvezza, un punto di riferimento da cui partire, l’idea di non dover svolgere la terza prova e al suo posto risolvere i quesiti delle prove Invalsi è davvero molto ghiotta.
“Io sono letteralmente nel panico”, questa l’opinione opposta di Alessandra, mentre racconta che “l’idea di arrivare lì e non sapere in alcun modo cosa mi aspetta mi terrorizza del tutto”.
A spaventare maggiormente i maturandi è, inoltre, il pensiero che i professori potranno “aiutare” meno diversamente da come avrebbero potuto con le vecchie modalità d’esame.
Conoscono già qualcuno dei nodi argomentativi, questo li rincuora, ma “un esame non dovrebbe essere un terno a lotto”, spiegano, “dovremmo avere un nostro filo logico da rispettare, almeno durante la prima parte del colloquio”.
Non è mai davvero facile sostenere un esame, ma la maturità, in quanto primo esame della vita, può sempre destare più dubbi e ansie rispetto altri. A tutti inizialmente sarà apparsa come insormontabile, ma alla fine avrà certamente lasciato un senso di completezza e soddisfazione.
“Andrà tutto bene, lo sappiamo già – concludono i ragazzi – bisogna solo non farsi sopraffare dalle emozioni e dare il meglio”.