TRAPANI – La Guardia di Finanza di Trapani ha notificato 4 provvedimenti cautelari di obbligo di dimora a 3 italiani e un romeno, accusati di aver costituito un’associazione criminale dedita allo sfruttamento di braccianti agricoli stranieri.
Le vittime, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, venivano pagate appena 3 euro all’ora e venivano costrette a lavorare faticosamente anche fino a 12 ore.
L’impiego prevedeva un turno giornaliero quasi ininterrotto (solo per mezz’ora, infatti, i lavoratori potevano fermare l’attività per pranzare) dal lunedì al sabato, a partire dalle 5 del mattino. Nessuna garanzia o agevolazione.
Oltre a essere sottoposti a orari e fatiche massacranti, i braccianti lavoravano in nero ed erano costretti a sopportare violenze e minacce a sfondo razziale, anche con l’uso di armi.
Le indagini, coordinate dalla procura di Marsala (in provincia di Trapani), hanno permesso di sgominare la “banda” di sfruttatori, che agiva indisturbata da circa un decennio nei territori di Marsala, Mazara del Vallo, Partanna, Salemi, Castelvetrano e Pantelleria.
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