A tavola con i poveri per il pranzo di Natale

A tavola con i poveri per il pranzo di Natale

CATANIA Le luci, gli addobbi e i festoni del Natale non devono oscurare il popolo degli invisibili. Quelle persone bisognose di una carezza o un sorriso che oggi e domani saranno ospiti delle comunità catanesi che offriranno loro il calore di una famiglia e la condivisione della cena e del pranzo di Natale.

Persone senza fissa dimora, senza famiglia, italiani e stranieri tutti insieme attorno alla stessa tavola per celebrare le festa più bella dell’anno.

Il Natale dei poveri vive della solidarietà e dell’amore per il prossimo di chi spende il proprio tempo per regalare una parvenza di normalità a quelle persone per le quali  la “normalità” è la rinuncia e la solitudine.

Ieri sera dalle 18,30 la Caritas Diocesana di Catania ha servito la cena a circa 400 ospiti (60% stranieri e il restante 40% italiani) e molte famiglie catanesi con i passeggini. Oggi, giorno di Natale, operatori e volontari lo trascorreranno accanto ai più bisognosi.

Alle ore 13 più di 600 persone siederanno attorno alla tavola allestita all’interno della Chiesa “Maria SS. Annunziata al Carmine” in piazza Carlo Alberto. Il pranzo, in collaborazione con la Caritas Carmelitana, sarà offerto dal Centro Commerciale Etnapolis, Iperfamila, e dal Gruppo Abate.

Impegnata in questa giornata di festa anche l’Associazione Provinciale Cuochi Etnei, diretta dal presidente Seby Sorbello, che provvederà a cucinare con una decina di chef affiancati dai ragazzi degli istituti alberghieri della provincia di Catania. Tutti si metteranno al servizio dei poveri della città.

Questa la squadra dei cuochi che lasceranno le proprie famiglie per stare accanto ai più bisognosi: Fabio Fidotta, Nino Caramma, Michele Caramma, Francesco Lazzara, Filippo Galletta, Francesco Siragusa, Gaetano Orlando. Il pranzo sarà preparato presso l’Experia Palace di Zafferana per gentile concessione di Seby Sorbello e Enza Cutuli e poi sarà portato con appositi contenitori termici alla basilica del Carmine. Un menù semplice ma degno di un giorno di festa: pasta al forno, arrosto di tacchino in salsa vellutata, patate al forno e tiramisù con pandoro. Bevande e spumante inclusi. Tutto il necessario per la realizzazione del pranzo sarà offerto dal centro commerciale etneo: 80 kg di pasta, 140 kg di fesa di tacchino, 150 kg di patate e più di 50 pandori. Comprese tovaglie, piatti, bicchieri e posate.

Il Comune di Catania, invece, concederà gratuitamente tavoli e sedie. Per molti che vivono in strada, o che si trovano in una situazione temporanea di precarietà, sarà come sentirsi in famiglia per una giornata all’insegna della condivisione e della fratellanza. Dopo il pranzo, infatti, i Lions di Misterbianco e i soci doneranno generi alimentari, pacchi regalo per le famiglie, mentre i Lions Biscari, Mediterraneo, Gioeni, Porto Ulisse, Acireale, Taormina, Randazzo, Paternò, Biancavilla-Adrano-Bronte, provvederanno a consegnare doni per i più piccoli. Non mancherà la sorpresa per i bambini con l’arrivo di Babbo Natale.

Don Piero Galvano, direttore della Caritas, ha rivolto un messaggio di speranza alla città, ai volontari e agli operatori Caritas: “Non lasciamoci ingannare dalle “luci” artificiali. Apriamo il nostro cuore al Signore Gesù che vuole “nascere” in ciascuno di noi, nelle nostre famiglie. Riconosciamolo in ogni volto umano e facciamo “qualcosa di più” nei confronti dei poveri e dei bisognosi, sia italiani che stranieri”.

Che sia in una chiesa, o in una grande sala, in un istituto o in una scuola, ovunque sia il Pranzo di Natale della Comunutà di Sant’Egidio, da 32 anni, è accanto ai poveri.

A Catania quest’anno, più di 500 persone siederanno al Pranzo di Natale nella Chiesa di San Nicolò l’Arena, Piazza Dante. Dalle ore 13, i volontari saranno a tavola con gli anziani che vivono in istituto e con gli uomini e le donne che vivono per strada, con chi è rimasto senza casa o senza lavoro, con i bambini delle “Scuole della Pace”, con chi è discriminato per malattia o povertà. Saranno insieme ai giovani migranti del Cara di Mineo, che vivranno col pranzo di Natale il punto più alto di un’amicizia e di un percorso fatto di incontri, di preghiere, di servizio ai più poveri, durato un intero anno.

E proprio al Cara di Mineo sarà un Natale all’insegna della fratellanza nel centro dove convivono almeno 3.500 persone di 35 nazionalità. Molti i cattolici presenti tra gli ospiti che ieri, dopo la cena, hanno atteso la nascita di Gesù. Il pranzo di oggi  è offerto dalla cooperativa Cascina, vicina a Comunione e liberazione. Saranno almeno 400 (60 per ogni turno) gli operatori del Nuovo Cara di Mineo, impegnati nella distribuzione dei pasti che inizierà alle 11.

La Croce Rossa Italiana di Catania, invece, sarà impegnata in città nella distribuzione di generi di prima necessità (coperte, maglioni, abiti sciarpe etc). Il servizio di unità di strada, che impegnerà 8 volontari, inizierà alle 19,30 e si concluderà dopo la mezzanotte. Sarà un giro itinerante dove si concentrano maggiormente le segnalazioni di assistenza: aeroporto, stazione centrale, Corso Sicilia, Piazza della Repubblica, Piazza Verga e i semafori di Corso Italia. Quest’anno la Croce Rossa catanese distribuirà anche i kit per l’igiene personale richiesti dai più bisognosi.