“Fiat Voluntas Dei” e il trionfo di Tuccio Musumeci nelle vesti di padre Attanasio

“Fiat Voluntas Dei” e il trionfo di Tuccio Musumeci nelle vesti di padre Attanasio

CATANIA – L’applaudita stagione del Brancati si conclude con “Fiat Voluntas Dei”, un classico della nostra tradizione teatrale, in scena fino al 26 maggio per la regia di Giuseppe Romani. Il testo scritto da Giuseppe Macrì nel 1935 e reso immortale dall’interpretazione di Angelo Musco racconta lo spaccato borghese di una Catania dei primi Novecento dove s’incontrano e si scontrano interessi economici, buoni propositi e amore.

La rappresentazione è fedele al testo dell’autore in tutti e tre gli spassosi e godibili atti arricchiti dalle musiche di Pippo Russo, i costumi di Sara Verrini e le scene di Jacopo Manni, premiati dalla gremita e partecipe platea con lunghi e meritati applausi, che alla fine dopo tante traversie vede trionfare l’amore puro e sincero di Paolino, un sempre bravo Plinio Milazzo, e Anna, una convincente Lorenza Denaro, sorretto e benedetto dall’esilarante padre Attanasio, interpretato dopo ben undici anni dall’ultima volta dal genio artistico di Tuccio Musumeci, che ritrovandosi inconsapevolmente nelle vesti di ruffiano della giovane coppia li aiuta a sfuggire alle gelosie paterne e ai pettegolezzi del paese. Eccellente il colloquio con la fedele perpetua, interpretata da una straripante Margherita Mignemi, che lo crede ormai in punto di morte inscenando una serie di divertenti gag senza sosta con gentili premure per accompagnarlo verso il cammino eterno.

Eccellenti Debora Bernardi e Olivia Spigarelli, rispettivamente nel ruolo di Mara la cugina innamorata di Paolino moglie del sindaco del paese don Vincenzino interpretato da Santo Santonocito e Barbara moglie di don Gaetano interpretato da Aldo Toscano, che insieme a Santo Pennisi nel ruolo del ricco macellaio padre della giovane Anna, danno risalto e forza ai caratteri dei personaggi che con estrema grinta e versatilità conquistano i sorrisi e i consensi di tutti.

Un’opera corale, genuina e senza tempo che narra ieri come oggi la storia di un amore contrastato che alla fine grazie all’aiuto di un semplice parroco di provincia vede trionfare quei valori come l’onestà e la sincerità tipici della drammaturgia popolare di tradizione della nostra terra. Completa il cast Giuseppe Ferlito.