Festa dei lavoratori: perché si festeggia il Primo maggio

Festa dei lavoratori: perché si festeggia il Primo maggio

La festa del lavoro o dei lavoratori, è una delle tanto attese ricorrenze annuali, entrata in vigore nel 1889 in Europa e due anni dopo anche in Italia, viene festeggiata per non dimenticare tutte quelle persone che hanno lottato per rivendicare i propri diritti e per ottenere condizioni di lavoro e di vita umane migliori.

Questa festa ha una lunga tradizione e una delle curiosità che vanno svelate è il perché si festeggi proprio il Primo maggio.

Questa data non è stata scelta casualmente perché, secondo delle fonti storiche, il Primo maggio 1886 fu indetto uno sciopero generale in tutti gli Stati Uniti, per ridurre la giornata lavorativa a 8 ore, e precisamente in piazza Haymarket situata a Chicago, Illinois: molti dei lavoratori scioperanti persero la vita a causa di una bomba e di un successivo conflitto a fuoco, che fece scatenare il caos.

I lavoratori, sin dalla metà del 1800, non avevano diritti e lavoravano per almeno 16 ore al giorno ininterrottamente, in pessime condizioni, percependo una scarsa retribuzione e spesso anche morendo nei luoghi di lavoro. Nel tempo, le ingiustizie fecero mobilitare folti gruppi di lavoratori per rivendicare il diritto al lavoro.

Nel nostro Pese, durante il periodo fascista, la festa del lavoro fu anticipata al 21 aprile, anche se venne spesso repressa più volte.

Invece nel 1947, a Portella della Ginestra (in provincia di Palermo) alcuni lavoratori in festa vennero uccisi da un bandito insieme alla sua banda.

Insomma, una ricorrenza più che significativa. Oggi durante questo giorno, vengono organizzate delle manifestazioni, cortei o concerti in tutto il Paese.

La festa dei lavoratori è riconosciuta a livello mondiale, anche se in alcuni Stati non è totalmente ufficiale, ma vengono fatte ugualmente delle celebrazioni in occasione del Primo maggio. In ricordo di tutti coloro che hanno perso la vita rivendicando i propri diritti sul lavoro.