Catania, applausi all’humour nero della compagnia Liotru

Catania, applausi all’humour nero della compagnia Liotru

CATANIA – Due arzille vecchiette che si “dilettano” a spedire all’altro mondo anziani poveri e soli: non ci sarebbe nulla da ridere se non si trattasse del nodo attorno a cui si svolge la trama della divertente commedia in tre atti “Quella casetta vicino al cimitero” di G. Pacetto, liberamente ispirata alla nota piecè di Joseph Kesselring “Arsenico e vecchi merletti”, che, con l’adattamento della regista Teresa Isaja, la compagnia Liotru, nell’ambito del cartellone curato dalla direzione artistica di Franco Blundo, ha messo in scena al teatro Don Bosco di Catania. Una commedia in cui è il dosato mix tra atmosfere noir e divertenti situazioni paradossali, trasposto anche sul grande schermo nell’omonima pellicola che ha come protagonista Cary Grant, uno dei grandi attori di Hollywood, che rende surreale e grottesca la messinscena.

Le sorelle Brewster tra un tè e l’altro hanno già spedito all’altro mondo ben dodici anziani: Abby (Rosalba Ruggieri) e Marta (Marianna Muscari) hanno un loro particolare modo di intendere la beneficenza. A rendere ancora più travagliata la loro attività ci pensano i tre nipoti: lo svitato Teddy (Giovanni Bonaventura), che crede di essere Teodoro Roosvelt e che le aiuta a seppellire i cadaveri in scavi che ritiene siano le chiuse del canale di Panama; il critico teatrale Mortimer (Riccardo Vinciguerra), suo malgrado costretto a districarsi tra le “stranezze” della famiglia e futuro sposo dell’affascinante Elena (Azzurra Viglianisi), figlia del reverendo Harper (Giovanni Cavallaro); infine, il diabolico ed incallito criminale Jonathan (Aldo Seminara) che, dopo lunga assenza, rientra in casa accompagnato dal fido chirurgo estetico dottor Einstein (Aldo Failla) e da un cadavere, come se in casa non ve ne fossero già abbastanza.

Tra equivoci e sorprese che si innestano senza soluzione di continuità, la trama scivola via fluida ed agile sino alla resa dei conti finale che indirizza ogni personaggio verso il proprio destino: chi si sposa, chi finisce in galera, chi ancora conclude la sua esistenza in una clinica. Cast completato da Giuseppe Raimondo e Salvo Russo, nei panni di due agenti di polizia.