Contenzioso con Alitalia. Attenti al biglietto che comprate

Contenzioso con Alitalia. Attenti al biglietto che comprate

CATANIA – “Signora il suo biglietto non è valido, deve farne un altro perché all’andata non è partita con Alitalia”. Poche parole che pesano quanto un macigno per Giuliana, una ragazza catanese che a novembre dell’anno scorso si è presentata all’aeroporto di Catania Fontanarossa per prendere il suo volo che partiva alle 16,35, come da prenotazione.

Destinazione Genova! Ma la sventurata trentatreenne non aveva fatto i conti con il regolamento della compagnia di bandiera. Con Alitalia, infatti, vige una regola ferrea: se non usi il biglietto che hai prenotato all’andata, non ne hai diritto neanche al ritorno.

La vicenda che vi raccontiamo ha dunque dell’incredibile. E chissà che non sia capitata anche a voi la stessa sorte… doppio biglietto… doppio pagamento.

Ma andiamo per gradi e ripercorriamo la storia:

Giuliana acquista un biglietto multi-tratta Alitalia: Genova – Catania – Genova. All’andata però qualcosa va storto e la ragazza non può prendere il volo, raggiungendo la provincia etnea con un altro mezzo.

Fin qui nulla di strano in quanto si tratta di una libera scelta, incontestabile. La ragazza per il ritorno, sa di avere la prenotazione aerea e quindi si presenta in aeroporto il giorno stabilito all’orario scritto sul biglietto acquistato. Dunque la scoperta… non può partire perché non ha usufruito della prenotazione di andata e quindi anche il suo posto per il rientro è stato venduto.

Non una candid camera ma un’amara realtà. Per tornare a Genova, Giuliana ha dovuto comprare un nuovo biglietto. Sono le leggi di Alitalia scritte in una micro postilla nelle condizioni generali del contratto che l’utente medio raramente legge con attenzione.

Questa volta, però, la compagnia aerea italiana non la sta passando tanto liscia. La trentatreenne catanese, si è messa infatti nelle mani dell’avvocato civilista Gaetano Bianca e ha portato Alitalia in tribunale.

Il risultato? in primo grado la compagnia aerea è stata condannata dal giudice di pace al pagamento di 250 euro come risarcimento e di 450 per le spese legali.

“Una situazione allucinante – spiega il legale Bianca – e chissà a quante persone è capitata una disavventura simile. Io già ho un altro cliente con la stessa problematica. È bene che la notizia si diffonda il più possibile. Alitalia approfitta del suo peso contrattuale più forte rispetto al singolo consumatore imponendo le sue politiche aziendali anche contro ogni logica. E l’utente chiaramente non se lo aspetta”.