Babbo Natale: leggende diverse stessa magia

Babbo Natale: leggende diverse stessa magia

Chi non lo conosce? Barba bianca, cappello rosso corredato di pon pon bianco, un po’ tarchiato, ama latte e biscotti, ma soprattutto distribuisce in tutto il mondo i regali ai bimbi buoni. Stiamo parlando di Babbo Natale, la leggendaria figura ispirata a San Nicola che di fatto indossa abiti vescovili, ma la sua storia è diversa da paese a paese.

In Germania è Odino, un dio, a portare i doni ai bambini e non arriva su una slitta trainata da nove renne volanti come vogliono la tradizione americana e quella europea, bensì in sella ad un destriero. Un’altra tradizione tedesca vuole Babbo Natale come un eroe che imprigiona Krampus, un demone che uccideva i bambini in modo orribile.

In Islanda esistono 13 Babbo Natale, o meglio folletti natalizi che portano 13 regali ad ogni bambino, uno per ogni giorno nelle due settimane che precedono il Natale. Se i bambini non si comportano bene corrono il rischio di ricevere delle patate al posto dei regali, nella tradizione nostrana, invece, i “monelli” ricevono il carbone.

In Russia Babbo Natale è vestito di azzurro e porta i doni in compagnia della sua nipotina il 31 dicembre.

Secondo la tradizione americana Babbo Natale abiterebbe al Polo Nord, secondo la tradizione canadese abiterebbe nel Nord del paese, mentre in Europa si dice che il gioviale anziano abbia la sua magica fabbrica piena di laboriosi elfi in Lapponia.

Lo chiamano in tanti modi: Babbo Natale, Papa Noel, Pai Natal, Santa Claus e, benché le tradizioni e le leggende che lo vedono protagonista in tutto il mondo siano infinite e tutte diverse, i bambini lo amano e i genitori amano impersonarlo per far vivere negli occhi dei figli una magia, la magia del Natale.