Gli asili nido della discordia… la bagarre continua

Gli asili nido della discordia… la bagarre continua

CATANIA – Prosegue l’onda lunga delle polemiche in merito agli asili nido comunali. Nei giorni scorsi un botta e risposta serrato tra l’assessore Angelo Villari e Catania Bene Comune ha tenuto banco nelle cronache politiche.

Ieri – nel corso di una conferenza stampa – il movimento rappresentato da Matteo Iannitti ha ribadito le perplessità in merito all’affaire asili. In primo luogo il numero dei posti previsto per il prossimo anno è una delle criticità esposte da Catania Bene Comune. Con il nuovo bando si prevedono al massimo 360 bambini.

Attualmente ce ne sono circa 365 e Cbc denuncia “la mancanza di bambini a causa dell’innalzamento spropositato delle rette in quest’anno”. I numeri snocciolati dal movimento parlano di un carico economico molto più pesante per le famiglie catanesi: nel 2013 le famiglie con un reddito inferiore a meno di seimila euro pagavano 24 euro al mese per tutta la giornata, mentre adesso il costo è quasi sei volte tanto.

Iannitti ha chiesto un incontro con l’assessore Villari – il quale si è detto disposto al dialogo ma con un abbassamento dei toni – e la revoca dell’attuale bando per far ritornare i posti negli asili a 740 e salvaguardare i posti di lavoro.

“Si tratta del fallimento totale della riforma approvata dal consiglio comunale – spiega Cbc – e proposta dal sindaco Bianco e dall’ex assessore ai Servizi Sociali Trojano. Senza alcun passaggio in consiglio e senza alcuna comunicazione alla città, in appena un anno, gli asili nido comunali vengono dimezzati. Si passa da una capienza massima di 740 bambini a una capienza massima di 360 bambini e viene di fatto licenziata la metà delle lavoratrici ausiliarie”.

Su quest’ultimo punto è intervenuto Antonio Santonocito della Fesica Confsal paventando il rischio occupazionale per le puericultrici degli asili a causa dell’abbassamento del numero dei bambini. Le lavoratrici hanno già annunciato manifestazioni di protesta con un sit in centro città per il prossimo martedì.

È intervenuto a gamba tesa il capogruppo del Pd in consiglio comunale Giovanni D’Avola, difendendo le scelte dall’amministrazione comunale e accusando Iannitti e Cbc di “sparare numeri in libertà, in assoluto dispregio di normative e parametri, con il solo fine di conquistare il palcoscenico mediatico”.

Però sull’intervento di D’Avola il gruppo Pd in consiglio esprime delle perplessità. Niccolò Notarbartolo spiega che “l’argomento non è stato discusso all’interno del gruppo consigliare e il comunicato non era concordato. Preferiremo parlare di questa vicenda in consiglio comunale e confidiamo nella sensibilità dell’assessore Villari, il quale sicuramente sarà disponibile ad incontrare le lavoratrici delle strutture”.