Tentato omicidio al mercato, colpisce uomo alla testa con un crick, poi lo picchia: arrestato pregiudicato 41enne – FOTO e VIDEO

Tentato omicidio al mercato, colpisce uomo alla testa con un crick, poi lo picchia: arrestato pregiudicato 41enne – FOTO e VIDEO

COMISO –  Le indagini svolte dagli uomini della squadra di polizia giudiziaria del commissariato di Polizia di Stato di Comiso hanno avuto origine dall’arrivo in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Vittoria, nella mattina del 20 febbraio, di V.F., soggetto noto alle forze dell’ordine al quale veniva diagnosticata una commozione cerebrale in trauma cranico con diverse ferite lacero contuse al cuoio capelluto e frattura scomposta dell’osso parietale al vertice, con prognosi di trenta giorni; l’uomo ha dichiarato che le ferite erano conseguenza di un sinistro stradale e ha rifiutato il ricovero in ospedale.

Stante l’inverosimiglianza delle dichiarazioni e considerati i precedenti dell’uomo e la sua attività lavorativa di venditore ambulante di frutta e verdura, sono state assunte informazioni al mercato ortofrutticolo di Comiso, venendo a conoscenza di una colluttazione avvenuta tra V.F., la presunta vittima e un’altra persona.

A quel punto, è stata acquisita la ripresa di una videocamera di sorveglianza e dalla visione del filmato è stato visto un altro pregiudicato del territorio casmeneo, Luca Corifeo, 41 anni, che vicino a una motoape, intento a caricare la merce appena acquistata, si è accorto della presenza di V.F. che si dirigeva verso di lui con un coltello in mano; a quel punto Corifeo ha preso dall’abitacolo del suo mezzo un crick. Mentre il primo uomo ha cercato di assestare una coltellata al Corifeo, egli si è scansato e lo ha colpito alla testa con il crick facendolo stramazzare al suolo. A quel punto Corifeo, non si è allontanato dal posto cercando di mettersi in salvo ma ha colpito più volte la parte superiore del corpo di V.F., mentre egli si trovava a terra.

L’attività di indagine è stata svolta dal commissariato P.S. di Comiso e consisteva principalmente nella visione del filmato ripreso dal sistema di sorveglianza del mercato ortofrutticolo di Comiso, nell’estrapolazione dei fotogrammi e nell’ascolto dei testimoni che avevano assistito alla reciproca aggressione tra i due. Le indagini hanno appurato, inoltre, che il diverbio tra i due era avvenuto per motivi riconducibili a vecchie diatribe per pregresse liti.

Sono stati estrapolati dai video 38 fotogrammi da parte del gabinetto provinciale di polizia scientifica di Ragusa, nei quali si sono viste chiaramente tutte le fasi della reciproca aggressione e in alcuni fotogrammi si notavano i due soggetti avvicinarsi l’uno all’altro con atteggiamento di sfida; si è osservato, inoltre, V.F. che cercava di colpire Corifeo con un coltello impugnato con la mano destra e quest’ultimo che schivava il colpo, bloccava il braccio destro di V.F. con il suo braccio sinistro e alzava il braccio destro impugnando il crick con l’intento di caricare un violento colpo in testa al suo contendente.

Alla fine della colluttazione, si è visto che il Corifeo risale sulla sua moto-ape e si allontana mentre V.F rimaneva per terra stordito. A seguito di un sopralluogo effettuato dagli operatori di polizia giudiziaria in seguito alla visione del filmato che acclarava la dinamica dell’evento, è stato ritrovato un manico di coltello nella zona del mercato ortofrutticolo di Comiso dove erano avvenuti i fatti. La lama non è stata rinvenuta poiché, probabilmente a seguito della colluttazione e dell’intensità dei colpi sferrati da parte di entrambi la stessa, si è spezzata.

Nel caso di specie, è indubbio che l’azione di Corifeo contro V.F. fosse idonea a ucciderlo, tenuto conto del mezzo utilizzato (cioè un crick), e dalla reiterazione dei colpi, della zona del corpo avuta di mira e della intensità dei colpi inferti, che si evince dalla gravità delle lesioni cagionate (commozione cerebrale in trauma cranico con diverse ferite lacero contuse al cuoio capelluto con frattura scomposta dell’osso parietale e con prognosi di giorni trenta).

Pertanto, dalla risultanze delle successive indagini affidate al pubblico ministero della Procura della Repubblica di Ragusa dottor Fornasier, è stata richiesta la custodia cautelare in carcere nei confronti di Luca Corifeo e poiché sussistevano le esigenze cautelari ricorrendo il concreto e attuale pericolo, desumibile dalle modalità e dalle circostanze del delitto posti in essere e dalla personalità dell’indagato, che lo stesso potesse commettere delitti della stessa specie di quelli per cui si procede, il gip di Ragusa ha disposto la custodia in carcere.

Gli agenti della Polizia di Stato di Comiso hanno eseguito nella nottata odierna la misura arrestando il Corifeo e conducendolo al carcere di Ragusa a disposizione dell’autorità giudiziaria.