Trovata impiccata in casa col collare del cane: forse non è stato suicidio, riaperte indagini sulla morte di una 28enne

Trovata impiccata in casa col collare del cane: forse non è stato suicidio, riaperte indagini sulla morte di una 28enne

TRAPANI – La tragedia all’improvviso, il dubbio e la risposta definitiva. Ma dopo mesi, il caso è stato riaperto.

Il 16 luglio dello scorso anno, una ragazza di 28 anni (D. R. le sue iniziali) è stata trovata morta dentro alla propria abitazione, un appartamento a Marausa, in provincia di Trapani.

A lanciare l’allarme è stata la madre, che al rientro in casa si è ritrovata di fronte al corpo senza vita della figlia.

Secondo le ricostruzioni, la giovane, dopo un litigio avvenuto poco prima col fidanzato, si sarebbe tolta la vita impiccandosi con il collare del suo amato cane. Avrebbe inoltre lasciato una lettera per la madre, in cui scriveva la sua intenzione di porre fine alla propria vita.

Un particolare, però, salta immediatamente all’occhio: sul volto della ragazza si trovavano diversi ematomi, che difficilmente avevano modo di esistere in quella situazione.

È stato dunque interrogato il fidanzato della ragazza, un carabiniere in servizio a Erice. L’interrogatorio, che è durato parecchie ore e avrebbe suggerito l’innocenza dell’uomo, un’innocenza successivamente accertata dai risultati dell’autopsia: la 28enne si sarebbe suicidata.

A distanza di otto mesi, la squadra del reparto investigazioni scientifiche è tornata a indagare sul luogo della tragedia. All’interno della casa sono stati eseguiti diversi rilievi scrupolosi.

Sul posto presenti anche la madre della ragazza, l’avvocato di famiglia e il medico legale.