Lagalla, Orlando, Berlino, i poliziotti: Castelvetrano al centro della politica siciliana?

Lagalla, Orlando, Berlino, i poliziotti: Castelvetrano al centro della politica siciliana?

TRAPANI – Accordi di corruzione, enti, elezioni, loggia massonica, un comune in mano: Giovanni Lo Sciuto si è preso una porzione gigante della politica trapanese e una buonissima parte di quella siciliana.

Nell’operazione “Artemisia”, che ha avuto piede stamani, sono state arrestate ben 27 persone a Castelvetrano, la città del latitante Matteo Messina Denaro (clicca qui per scoprire tutti i nomi degli arrestati). Diversi i capi d’accusa: corruzione, concussione, traffico di influenze illecite, peculato, truffa aggravata, falsità materiale, falsità ideologica, rivelazione e utilizzazione del segreto d’ufficio, favoreggiamento personale, abuso d’ufficio e associazione a delinquere secreta finalizzata a interferire con la pubblica amministrazione.

A essere coinvolti sono dei grossi esponenti della politica e non solo: Rosario Orlando, ad esempio, era responsabile del centro medico legale dell’Inps, per poi diventare collaboratore esterno. Sarebbe corrotto con favoritismi e regalie del caso.

Simile anche il rapporto con l’ex rettore dell’Università di Palermo, Roberto Lagalla, adesso con un avviso di garanzia, in quanto Lo Sciuto sarebbe riuscito a ottenere una borsa di studio in favore della figlia di Orlando. Oggi Lagalla è assessore regionale all’Istruzione.

Si è parlato tanto di Castelvetrano, e non potrebbe essere altrimenti. All’interno di questo losco giro sono stati presenti anche l’ex sindaco Felice Errante e il vice sindaco Vincenzo Chiofalo, pilotati proprio da Lo Sciuto in merito ad alcune concessioni in cambio di approvazione di progetti. Nel 2017, tra l’altro, il mandato è terminato, per cui si è pensato di riappacificare con il “nemico” politico Luciano Perricone per continuare a “governare” la città. Poi venne assegnato il commissariamento e i piani saltarono.

In manette anche tre poliziotti, che avrebbero chiuso un po’ troppo spesso gli occhi, quindi Salvatore Passannante, Salvatore Virgilio e Salvatore Giacobbe.

È bene citare anche la loggia massonica dove Lo Sciuto era a capo: sebbene il Giudice per le indagini preliminari non abbia ritenuto la massoneria punto focale dell’operazione, in quanto le decisioni erano ininfluenti, preme sottolineare come l’ex consigliere comunale di Castelvetrano, Giuseppe Berlino, avesse gli appoggi giusti per influenzare anche all’interno della Regione Siciliana, oltre che all’Inps di Trapani e al parco archeologico di Selinunte.

Immagine di: Tp24