CATANIA – Aveva un’impresa agricola a Belpasso con tantissimi dipendenti che venivano assunti nella stagione della raccolta degli agrumi.
Proprio questo, ha insospettito i finanzieri del Comando Provinciale di Catania che hanno iniziato a svolgere gli accertamenti necessari proprio su quell’azienda… sospetta.
Sotto la lente di ingrandimento i contratti di assunzione di questa gente. Bisognava capire, infatti, se si trattasse di assunzioni fittizie con l’obbiettivo di percepire le indennità previdenziali e assistenziali erogate dall’Inps.
Fatta la legge, trovato l’inganno. Infatti, in quella realtà agricola che all’esterno sembrava tanto fiorente vigeva un sistema ben collaudato di assunzioni fittizie che è durato sei anni prima di finire nelle grinfie della finanza. Duecento i braccianti agricoli ingaggiati per stagione. Questi figuravano fra i dipendenti dell’impresa ma non hanno lavorato lì neanche un giorno.
Così, il “geniale” imprenditore faceva apparire agli occhi dell’Inps e del Fisco un’azienda molto più grande della realtà, con una falsa indicazione di ettari di terreno da coltivare e di dipendenti.
Per essere ancora più chiari: a fronte di 25 ettari di terreno disponibile, peraltro con pochissime piante di agrumi, ne erano stati dichiarati oltre 80. Ma per farla completa c’erano anche fatture gonfiate legate a vendite mai realizzate.
Lo stratagemma serviva a maturare il periodo minimo necessario all’ottenimento delle indennità di disoccupazione, malattia, maternità e assegni familiari a carico dell’Istituto previdenziale. E chi ne beneficiava doveva, poi, versare parte di questi incassi proprio al titolare dell’impresa agricola.
Con questo giochino ha truffato l’Inps per oltre quattro milioni di euro e oggi all’imprenditore di 62 anni sono stati sequestrati 17 terreni, un autocarro, 3 macchine e tutta la liquidità presente nei suoi conti corrente.
L’uomo che è stato denunciato ora deve rispondere di truffa e falso.



