Crisi Amt, manifestazione dei sindacati a piazza Roma: per 4 ore i lavoratori hanno “incrociato” le braccia

Crisi Amt, manifestazione dei sindacati a piazza Roma: per 4 ore i lavoratori hanno “incrociato” le braccia

CATANIA – Hanno incrociato le braccia oggi, dalle 12 alle 16, i lavoratori dell’Amt, Azienda Metropolitana Trasporti di Catania. Dopo una mattinata di regolare lavoro, i mezzi sono stati fatti rientrare in rimessa considerata l’adesione alla protesta del 90% dei dipendenti che chiedono una svolta nella gestione della società che cura il trasporto pubblico locale.

A indire il sit-in in piazza Roma sono state le sigle sindacali di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl trasporti autoferrotranvieri e Faisa Cisal, che hanno raccolto anche la solidarietà di numerosi cittadini, in particolare pensionati e studenti, che si sono fermati ad ascoltare e condividere le ragioni di questo atto unitario forte e deciso.

“L’inizio di quest’anno è stato devastante per l’organizzazione ed il personale dell’Amt poichè, oltre ai problemi già noti da tempo, si è abbattuta la scure dei tagli regionali e soprattutto del dissesto economico-finanziario dell’ente comunale – spiegano i segretari provinciali di categoria Alessandro Grasso, Mauro Torrisi, Franco Di Guardo, Giuseppe Scannella e Romualdo Moschella -. Tutto ciò ha, inevitabilmente, condotto nel baratro anche un servizio al cittadino importante come il trasporto locale che è diventato scadente e la città sta soffrendo non poco questa condizione”.

La speranza è quella che quest’azione di protesta porti al frutto sperato, data la grande mole di dipendenti che l’azienda ha.

“Non potevamo a questo punto esimerci da un’azione di questa portata – concludono Grasso, Torrisi, Di Guardo e Moschella –, con l’auspicio che si accendano i riflettori sulla vertenza Amt che interessa 700 unità lavorative e coinvolge un tessuto sociale formato da quasi 400 mila abitanti, ma anche che la presidenza dell’azienda e il Comune colgano immediatamente il nostro segnale e non trascurino l’interesse prioritario legato all’indispensabile rilancio dell’Amt”.