“Non è stata Veronica, le è piovuto tanto fango addosso”. Parla il padre della donna

“Non è stata Veronica, le è piovuto tanto fango addosso”. Parla il padre della donna

RAGUSA – Non si sono svegliati dall’incubo nel quale sono piombati poche settimane fa e mai più si risveglieranno. La famiglia Stival e la famiglia Panarello sono state investite da una tragedia enorme che da giorni non gli da respiro: la morte del piccolo Loris che stando al verbale del gip, è stato ucciso per mano della madre Veronica.

Sarebbe stata lei a stringere intorno al collo del piccolo quelle fascette… sarebbe stata lei a buttarne il corpo nel canalone di contrada Vecchio Mulino. Il padre della donna, che ancora non si da pace del dramma familiare, interviene così “Non è stata Veronica, le è piovuto addosso tanto fango”.

“Hanno detto che Veronica conosceva bene il Vecchio Mulino – incalza Francesco Panarello – perché da piccola andava a prendere l’acqua laggiù’? Non è vero: noi bevevamo solo acqua minerale in bottiglia”.

Cose dette e non dette, accuse e smentite… interrogatori fiume… e intanto Veronica è in carcere con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere.

”E io non facevo il contadino nelle serre laggiù, ho sempre fatto il camionista”, aggiunge “La testimonianza della vigilessa conferma di averla vista quella mattina del 29 novembre”.



Sono queste, le parole di un padre che non si rassegna. La data dei funerali di Loris ancora non è stata stabilita. Infatti ancora non si è conclusa l’autopsia da parte del medico legale Giuseppe Iuvara.

Il nullaosta per la riconsegna della salme potrebbe quindi essere firmato dalla Procura nella giornata di domani, di conseguenza i funerali potrebbero svolgersi nella giornata di mercoledì.

E intanto il deputato di Scelta Civica, Andrea Vecchio, è andato a far visita a Veronica Panarello, nel carcere di Catania. “Si trovava in una cella spoglia, guardata a vista attraverso un cancello di ferro chiuso a chiave da una guardia carceraria – afferma Vecchio – Ci ha aperto la porta la direttrice. Lei era su una brandina addossata al muro, con addosso una coperta di lana”.

“Sono qua dentro, innocente – ha detto al deputato – ma nessuno mi vuole credere. Come poso stare qui con il peso che ho?”. Vecchio nei prossimi giorni le invierà degli album da disegno, delle matite e dei colori, dato che Veronica Panarello è un’appassionata.