PALERMO – Si era finto un tassista e aveva dato un passaggio a una ragazza inglese di 23 anni, ma invece di portarla a casa aveva accostato l’auto in una stradina di campagna, l’aveva violenta e le aveva rubato anche il cellulare.
I fatti sono del maggio 2017. La 23enne, residente in città da qualche mese, dopo avere trascorso la notte con alcune amiche in diversi locali, si era ritrovata da sola in via Roma intorno alle 4 del mattino ed era salita su una macchina credendo si trattasse di un taxi. L’autista, invece di riportarla a casa, l’aveva condotta in un luogo isolato a Brancaccio e in auto aveva abusato di lei rubandole anche il cellulare e i soldi che la ragazza aveva con sé, abbandonandola al buio.
La giovane aveva camminato tra i rifiuti ed era riuscita a raggiungere l’autostrada. Solo dopo avere percorso più di un chilometro aveva trovato soccorso.
Le indagini, iniziate immediatamente, sono state molto articolate e complesse e hanno permesso di individuare l’indagato del quale si era in possesso solo di alcune immagini sfocate e del modello e colore dell’auto.
Con l’accusa di sequestro di persona, rapina e violenza sessuale il tribunale di Palermo oggi ha condannato a 10 anni e 6 mesi Martino Biuso, palermitano di 46 anni, pregiudicato, disoccupato.
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