CATANIA – Una presentazione partecipata quella di “Catania Futura”, il nuovo movimento politico che ha come ispiratori l’ex assessore regionale Nico Torrisi e il deputato regionale Nicola D’Agostino.
Il gruppo consiliare nella città etnea – composto da Coppolino, Messina e Spadaro – potrebbe ben presto allargarsi e far valere un maggiore peso all’interno del civico consesso. Le premesse per un “contenitore” 2.0 slegato da logiche correntizie di partito ci sono tutte e anche sul territorio provinciale (come ad Acireale, Aci Catena e Giarre) vi sono state diverse adesioni.
Presente anche il primo cittadino Enzo Bianco. Cosa significa? Per l’onorevole D’Agostino si è trattato di “un atto di garbo istituzionale” che non nasconde un “pregiudizio positivo nei confronti dell’amministrazione comunale”.
“Noi vogliamo condividere un progetto – spiega D’Agostino – e dare una mano all’amministrazione. Chiaramente vaglieremo tutte le proposte e se dovesse arrivare qualcosa, a nostro giudizio, di non votabile non lo voteremo”.
È certo che il gruppo consiliare aumenterà (si parla di un ingresso di Francesco Petrina del gruppo Con Bianco per Catania) e già 17 consiglieri di quartiere hanno aderito a “Catania Futura” che ha ricevuto l’imprimatur renziano anche grazie al proprio stile politico teso all’innovazione, quasi come a rappresentare una Leopolda in salsa etnea.
Enzo Bianco, però, in questo momento ha bisogno di concretezza. Dopo le feste la sua maggioranza malferma dovrà affrontare la variante del centro storico e il regolamento dei dehors. L’opposizione ha già dato fuoco alle polveri, per Manlio Messina ci sarà “un Vietnam in aula”.
Esclusa qualsiasi pretesa di essere primi attori di un rimpasto: “Noi vogliamo proporre – spiega Nico Torrisi – idee e progetti per la città, incontrando le categorie produttive e la gente. C’è molto interesse anche da parte di chi non ha mai frequentato segreterie politiche e questo ci fa ben sperare”.
Per l’onorevole D’Agostino non ci sarà nessun pressing per inserire un rappresentante in giunta: “Io mi auguro soltanto che a entrare in Catania Futura siano tanti cittadini e siamo disponibili a dialogare e ad accogliere tutti coloro i quali avranno i requisiti politici e morali”.
