“Pa – pa – pa, due colpi di…”: il mondo social si scatena, le reazioni tra risate e rimproveri

“Pa – pa – pa, due colpi di…”: il mondo social si scatena, le reazioni tra risate e rimproveri

CATANIA – “Lo sai cosa voglio da te?”. È ormai nota la continuazione di questa frase, argomento principale di molte accese discussioni tra i ragazzi catanesi che hanno visto come protagonista indiscussa di tutti i social una loro concittadina.

La ragazza avrebbe mandato alcuni messaggi vocali “hot” e palesemente espliciti a un amico, che successivamente li avrebbe divulgati su whatsapp rendendoli poi virali.

Numerose le parodie del messaggio, remixato con canzoni famose del momento e non, trasformandosi così in un vero e proprio fenomeno mediatico al quale nessuno ha saputo resistere.

Dopo la diffusione dell’audio sono state moltissime le parole di supporto, di denuncia e di rimprovero, attraverso cui la comunità catanese ha espresso la sua opinione sui social.

“Noi non sappiamo la verità, non sappiamo se è presa per farsa, non sappiamo se questi audio sono fake, non sappiamo se è stato messo tutto in scena e fatto apposta, in parole brevi la verità non la sappiamo, non sappiamo nemmeno se quel ragazzo voleva mandare una registrazione a un suo amico affidabile, ma il suo amico gli avrà fatto qualche dispetto e ha fatto girare gli audio a qualsiasi ragazzo”. 

Le prime reazioni sono state diffidenti e in molti hanno creduto che l’intera storia fosse fittizia. Così sarebbe se non per un particolare che salta immediatamente all’occhio, un commento: “Non è nulla di falso, ad un mio amico sono arrivate foto nude di questa ragazza”. 

Si è passati dalla risata al rimprovero.

“Dovete stare attente/i quando messaggiate con altre persone su certe tematiche, soprattutto se non avete un carattere molto ma molto forte per affrontare eventuali conseguenze”.

Si sono nascoste molte persone dietro un “se l’è cercata”, perché “certe cose non si dicono, non si fanno”, perché non è corretto che una ragazza dica certe cose così esplicitamente e, se lo fa, dovrebbe almeno accettarne le conseguenze.

Dal rimprovero, i social sono passati alla paura comune che tutta questa storia possa diventare lesionante per la ragazza, che possa portarla a condurre scelte sbagliate e affrettate. Perché divulgazioni come questa hanno visto alcune donne diventare vere e proprie vittime e perché, tra una risata e un’altra, è facile dimenticarsi di chi viene deriso e di cosa sta provando.

“Adesso, però, la vicenda non fa più ridere: stanno girando foto, nomi e altri audio che disegnano l’ennesimo quadro desolante: una ragazza normale e semplicemente ingenua (e andiamoci piano con i giudizi morali, ciascuno di noi conosce le cose che fa e dice) si è fidata troppo di uno st***** che ha diffuso via whatsapp troppe cose che erano destinate alla loro intimità”.

L’intera comunità catanese, seppur in disaccordo su alcune modalità, è unita sotto un’unica idea: parlarne e far aumentare maggiormente il fenomeno può solo far del male a chi sta vivendo questa situazione.

“Ho ascoltato una delle tante registrazioni di quella ragazza di cui parlano tutti.. Mentre PIANGEVA.. Il cuore mi è diventato piccolissimo.. È brutto da dire.. Ma purtroppo quando si è piccolini succede questo.. Si fanno cose a cui non si da peso.. Sarà segnata a vita per una ca***** su cui non ha riflettuto… Spero solo che.. Non faccia qualche pazzia… State attenti a chi date confidenza ragazzi.. Che poi succedono ste ca***** e non si può più tornare indietro..”.

Oltre al famoso messaggio vocale, infatti, ne sono stati condivisi degli altri in cui la ragazza, tra pianti e singhiozzi, racconta l’accaduto a un’amica e spiega di provare una grande vergogna, di sentirsi impotente e di pensare che la sua vita è ormai rovinata. Questo ha svelato il lato umano del fenomeno, “ammorbidendo” il giudizio nei social.

“Fermiamoci. Davvero. Riflettiamo, si, sul dovere di essere prudenti, di custodirci, di non fidarci di chi non conosciamo davvero; ma condanniamo fermamente chi si è approfittato della fiducia e dell’ingenuità di una ragazza e ha provato ad esporla alla pubblica derisione. Sinceramente, adesso non c’è più nulla da ridere”.