La Sea Watch 3 è sbarcata a Catania, ancora tante le polemiche: c’è chi si aspetta il peggio

La Sea Watch 3 è sbarcata a Catania, ancora tante le polemiche: c’è chi si aspetta il peggio

Catania – È di pochissimi minuti fa la notizia che la Sea Watch 3 è arrivata al porto di Catania. La storia è sempre quella, prima lo sbarco negato, poi, alla fine, dopo tante discussioni, è arrivata l’autorizzazione.

La nave, al centro di mille polemiche, è salpata all’alba di questa mattina alla volta del porto etneo con a bordo 47 persone. Ai 15 minori non accompagnati sarà immediatamente affiancato un tutore legale, per essere poi affidati a una comunità catanese.

Diversa sorte toccherà invece ai maggiorenni: saranno dirottati all’Hotspot di Messina, per essere poi redistribuiti in 6 paesi Europei (Francia, Portogallo, Germania, Malta, Lussemburgo e Romania) che hanno trovato un accordo con l’Italia.



Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, ai microfoni di “Radio anch’io”, si è detto favorevole a un ipotetico sequestro della nave perché “non ha rispettato il diritto marittimo“.

Mentre, dalla ONG, su Twitter, parlano di mossa politica: “Dobbiamo andare a Catania. Ciò significa che dobbiamo allontanarci da un porto sicuro per dirigerci verso un porto dove c’è un procuratore noto per la sua agenda sulle ONG che salvano in mare. Se questa non è una mossa politica non sappiamo cosa sia. Speriamo per il meglio, ma ci aspettiamo il peggio“.