Vittoria, si dimette l’assessore Dezio dopo l’incarico da 97mila euro al figlio

Vittoria, si dimette l’assessore Dezio dopo l’incarico da 97mila euro al figlio

VITTORIA – Dopo il caso sollevato dall’opposizione per un incarico di 97mila euro al figlio si è dimesso l’assessore ai Lavori Pubblici Angelo Dezio. In città da settimane tiene banco il caso, gonfiato da un altro incarico affidato dalla Fiera Emaia sempre al figlio dell’ex esponente della giunta Nicosia.

Il primo cittadino ha sospeso la sua giunta e in settimana – dopo gli incontri con le varie forze politiche – dovrebbe annunciare i nuovi assessori.

“Mi sembra di poter dedurre che la città – ha spiegato il sindaco Nicosia – chiede di andare verso un radicale rinnovamento, fermo restando che mantiene ampia fiducia nell’operato dell’amministrazione. Ora è tempo di giungere alla conclusione, e mi aspetto per martedì le valutazioni del Pd”.

Nicosia ha anche annunciato le dimissioni del vicesindaco Filippo Cavallo, mentre per quanto concerne la situazione di Angelo Dezio ha spiegato che l’assessore ha rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili, motivate non certo dalle richieste dell’opposizione, che a turno le chiede a tutti, ma dal fatto che ritiene di essere stato destinatario di invettive diffamatorie che lo hanno coinvolto negli affetti più cari”.

“Nella sua lettera – prosegue il primo cittadino – Dezio ha sottolineato che “non vi è bisogno di ricoprire un incarico istituzionale per dare il proprio contributo alla crescita della città”. Anche alla luce di queste ultime risultanze, che comunque vanno nel senso già annunciato di una valutazione seria, condotta da me e dalla compagine che mi ha coadiuvato e dall’interpretazione di un serio e ampio dibattito, ritengo conclusa la fase della sospensione delle deleghe e chiedo al Pd di rassegnarmi le sue valutazioni entro martedì”.

Quindi entro la prossima settimana nuova giunta: dai nomi si capiranno gli equilibri interni ai democratici e i possibili nomi che potrebbero emergere per le prossime elezioni amministrative. Un fatto è, però, certo: il caso sollevato da Fratelli d’Italia ha portato alle dimissioni di un membro della giunta e ha riportato in auge la questione morale.