CATANIA – Scosse di terremoto di notevole entità e tanta paura tra i residenti dei paesi colpiti e anche del capoluogo etneo, ma l’attività eruttiva starebbe per volgere al termine.
È quanto ha comunicato Marco Neri, esperto vulcanologo dell’Ingv di Catania, che puntualizza a cosa è correlato lo sciame sismico di queste ultime ore.
“Lo sciame sismico – afferma Neri – continua e il dicco magmatico in profondità spinge e frattura la roccia. Questa notte una faglia tettonica si è mossa proprio per questa spinta e quindi la componente eruttiva con quella tellurica sono correlate”.
L’ipotesi dell’apertura di una nuova bocca al momento è solo tale, ma non è da trascurare.
“Quando c’è uno sciame sismico – conclude Neri – e il dicco magmatico cerca di farsi strada si suppone che si possa aprire una nuova bocca, ma al momento è solo un’ipotesi. L’evento eruttivo, iniziato alle 8,50 del 24 dicembre, è quasi terminato e in tutto questo arco di tempo sono state registrare oltre 1.100 scosse. Il movimento del dicco magmatico è avvenuto precisamente in località Piano del Vescovo, sulla strada tra Zafferana Etnea e il Rifugio Sapienza”.