CATANIA – Accolta la proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale avanzata da questa procura distrettuale, il tribunale di Catania – sezione Misure di Prevenzione ha emesso il decreto di confisca di beni mobili e immobili riconducibili al pluripregiudicato Salvatore Nizza.
L’esecuzione è stata curata dalla Direzione Investigativa Antimafia di Catania, diretta dal primo dirigente della Polizia di Stato, dottor Renato Panvino.
Salvatore Nizza, catanese di 46 anni, assieme ai fratelli Andrea Luca, 32 anni, Daniele, 41 anni, Giovanni, 45 anni e Fabrizio, 43 anni, quest’ultimo collaboratore di giustizia, annovera numerose condanne in primo e secondo grado di giudizio per estorsione, associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, violazioni alla normativa in materia di armi e omicidio.
I fratelli Nizza appartengono all’omonimo gruppo criminale – articolazione della famiglia di Cosa Nostra catanese Santapaola-Ercolano, attivo nel quartiere di Librino, nel capoluogo etneo.
Ampiamente dimostrati dalle numerose operazioni di polizia eseguite sono gli interessi comuni in termini di uomini e mezzi tra il gruppo Nizza e la famiglia criminale sopra citata.
Il destinatario del provvedimento di confisca e i suoi affiliati, dopo una collocazione inizialmente autonoma, è stato saldamente inserito nella più ampia famiglia di Cosa Nostra catanese, operando anche nell’interesse dell’organizzazione mafiosa.
Salvatore Nizza, 46 anni
Il gruppo malavitoso dei fratelli Nizza aveva il monopolio delle piazze di spaccio a Catania, in particolare nei quartieri di Zia Lisa e San Cristoforo e in altre aree della cittadina etnea, così come risulta dalle operazioni “Carthago”, “Fiori Bianchi” e “Spartivento”.
Il provvedimento eseguito oggi dalla Dia di Catania ha colpito i seguenti beni intestati a Salvatore Nizza e ai suoi familiari conviventi: 6 appartamenti in diverse palazzine elegantemente ristrutturate situate nel rione di San Cristoforo di Catania e 2 autovetture.
Il valore dei beni confiscati è stato complessivamente stimato intorno a un milione e 500mila euro.
Con il decreto, inoltre, è stata applicata al pregiudicato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per 3 anni e di presentazione bisettimanale all’autorità di pubblica sicurezza nei giorni e orari indicati.
L’uomo dovrà inoltre versare, entro 90 giorni dall’esecuzione del provvedimento, 3mila euro di cauzione.
