L’odissea della guida in tangenziale: file interminabili, automobilisti spericolati e tamponamenti continui

L’odissea della guida in tangenziale: file interminabili, automobilisti spericolati e tamponamenti continui

CATANIA – È risaputo che guidare è un’attività stressante per la maggior parte dei patentati. Percorrere strade affollate nelle ore di punta, in particolare, può rivelarsi una vera e propria odissea, specialmente per automobilisti e camionisti.

Tra le aree più transitate vi sono sicuramente la tangenziale e le autostrade, che a Catania e in tutta l’isola sono spesso al centro di dibattiti e discussioni di diversa natura sia tra utenti della strada sia da professionisti addetti, a vario titolo, alla gestione della circolazione stradale.

Si tratta di un problema che ha una storia ormai pluridecennale (i “Vergogna” e le divertenti imprecazioni di vario tipo non sono mai mancate), ma che recentemente ha letteralmente preso il sopravvento: anche sui social ogni mattina si possono leggere i commenti esasperati di decine di automobilisti che affrontano un lungo viaggio per andare a scuola, a lavoro o semplicemente per recarsi nei più famosi centri commerciali per fare una passeggiata o qualche acquisto.

Ma quali sono i consueti disagi per i coraggiosi “eroi della tangenziale”? Il primo è, senza ombra di dubbio, il traffico: chiunque si avvicini a uno svincolo qualsiasi alle 8 del mattino, alle 2 del pomeriggio o alle 7 di sera, purtroppo, si trova davanti file chilometriche di autovetture e mezzi pesanti. A volte la circolazione può rimanere bloccata anche per diversi minuti, scatenando il panico tra gli utenti della strada: c’è chi teme di ritardare a un appuntamento importante, chi ipotizza che si tratti di incidenti o tamponamenti a catenaa e chi cerca disperatamente notizie sul web con la speranza che si tratti di una semplice coda.

Sono scenari, quelli appena descritti, che si ripetono giorno dopo giorno e che sono ormai abituali per chi viaggia spesso in tangenziale o in aree altrettanto trafficate della città.

Negli ultimi mesi, sosprattutto nei gruppi Facebook, le critiche dovute a questa situazione insostenibile si sono moltiplicate: a post che segnalano rallentamenti di qualsiasi natura seguono numerosi commenti come “Ma ancora?”, “Che novità!”, “Incredibile” e simili.

La confusione e i sinistri in strada, però, per la maggior parte dei conducenti potrebbero essere facilmente evitati con un maggiore rispetto delle norme del Codice della Strada e del buon senso: secondo quanto dicono e scrivono in molti quotidianamente, per impedire che si verifichino eventi spiacevoli basterebbe seguire le indicazioni relative ai limiti di velocità, evitare sorpassi azzardati, mantenere lo sguardo rivolto alla strada piuttosto che agli smartphone (una brutta abitudine di molti, a livello provinciale e regionale ma non solo) e tenere una distanza di sicurezza adeguata dagli altri veicoli sulla carreggiata.

Non mancano però le critiche rivolte anche al pessimo stato di manutenzione della tangenziale: c’è chi denuncia apertamente la pericolosità dei rami sporgenti dallo spartitraffico o dal guardrail e l’assenza o la carenza di autovelox per monitorare gli automobilisti più imprudenti.

Gli impicci non si limitano semplicemente a quelli esposti, ma sicuramente il breve elenco sopra presentato può aiutare chiunque a comprendere come viaggiare male sia la conseguenza principale dell’inciviltà di alcuni cittadini e, qualche volta, della noncuranza o dell’impossibilità, spesso per questioni economico-burocratiche o per carenza di segnalazioni alle autorità competenti, di effettuare alcuni lavori rilevanti per la sicurezza.