Bevono “shottini” e non pagano, schiaffi al titolare con 20 euro in mano: poi il selfie “della vittoria”

Bevono “shottini” e non pagano, schiaffi al titolare con 20 euro in mano: poi il selfie “della vittoria”

BARCELLONA POZZO DI GOTTO – All’alba, i carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari a carico di G.S., 28enne, B.C., 33enne, C.G.F., 35enne, B.A., 20enne, e altri due indagati. Tutti sono ritenuti responsabili di estorsione aggravata in concorso ai danni del titolare di un esercizio commerciale.

Il provvedimento restrittivo scaturisce dall’indagine a seguito dell’aggresione subita dal titolare di un noto negozio nella zona dell’ex Pescheria, luogo di ritrovo serale dei giovani barcellonesi. Il gestore, la sera del 9 novembre scorso, dopo aver chiesto il pagamento delle bevande consumate da parte di sei avventori, è stato preso a schiaffi senza ricevere il dovuto.

Le indagini, mediante testimonianze e immagini dei sistemi di videosorveglianza, hanno fatto emergere come gli arrestati avessero aggredito il titolare del locale, che chiedeva alla comitiva il pagamento degli “shottini” consumati, per circa 70 euro. Uno di loro, tra l’altro, aveva già frequentato l’attività commerciale per festeggiare il compleanno insieme ai suoi amici, senza pagare il dovuto. Quella volta si parlava di un conto di 60 euro.

Quando l’uomo ha chiesto ai sei avventori di pagare quanto consumato per poter continuare a bere, quest’ultimo è stato trascinato fuori e preso a schiaffi tenendo nel palmo della mano una banconota da 20 euro, per testimoniare a tutti i presenti l'”affronto” che lo stesso gli aveva rivolto.



Le aggressioni sono continuate anche all’interno del locale con schiaffi e minacce anche ai dipendenti con diversi calci alla porta d’ingresso. Al termine dell’accaduto, inoltre, gli aggressori si sono immortalati con un “selfie” di gruppo.

I militari dell’Arma, inoltre, hanno eseguito cinque perquisizioni, sia nell’abitazione degli arrestati che in quelle dei due indagati. In una di queste sono state trovate 74 munizioni di diverso calibro. Il materiale è stato sequestrato.

G.S., B.C. e C.G.F., al termine delle formalità di rito, sono statitrasferiti nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, mentre B.A. è stato relegato agli arresti domiciliari, ma risulta già detenuto per altre cause nell’Istituto penale per minorenni di Acireale.

Immagine di repertorio