Minacce per ottenere un fondo agricolo nel Catanese: in manette due uomini

Minacce per ottenere un fondo agricolo nel Catanese: in manette due uomini

CATANIA – Su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, i carabinieri della stazione di Bronte, hanno arrestato Biagio Lupica Tondo, 67 anni e Daniele Lupica Tondo, 43 anni, entrambi del posto e destinatari di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale etneo in ordine al reato di tentata estorsione aggravata in concorso.

 

In foto (da sinistra a destra) Biagio Lupica Tondo, 67 anni e Daniele Lupica Tondo, 43 anni

Grazie alla denuncia della vittima e le conseguenti indagini dei carabinieri, coordinate dal pubblico ministero titolare del fascicolo, si è potuto accertare come gli indagati, dal 2013 ad oggi, hanno posto in essere una condotta criminosa mirata ad ottenere con la forza ed a titolo gratuito un fondo agricolo di ben 16 ettari, ubicato in contrada Placa Torre, di proprietà di un imprenditore agricolo del posto.

Al fermo diniego espresso dalla vittima, circa la cessione del terreno, gli indagati, pur di ottenere l’illecito fine, hanno replicato le minacce indirizzandole anche ad alcuni collaboratori dell’imprenditore, giungendo addirittura in alcuni frangenti a percuoterlo al capo con l’utilizzo di bastoni e ferendolo all’addome con una coltellata.

L’uomo, travolto dagli eventi, ma fermo sulla decisione di non cedere alla minacce, è stato costretto ad affittare altri terreni, lasciando in stato di abbandono il famoso fondo, pur di continuare le propria attività lavorativa.

Gli approfondimenti investigativi, suffragati da numerose testimonianze, hanno inequivocabilmente consentito agli inquirenti di raffigurare un quadro probatorio a carico dei due arrestati che non ha lasciato alcun dubbio al giudice, il quale, su proposta della Procura, ha emesso la misura cautelare.

Assolte le formalità di rito, Daniele Lupica Tondo è stato posto in regime di arresti domiciliari, mentre Biagio Lupica Tondo è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.