Caso Ciancio Sanfilippo, prima udienza del processo: arrivano dichiarazioni di un pentito del clan Santapaola-Ercolano

Caso Ciancio Sanfilippo, prima udienza del processo: arrivano dichiarazioni di un pentito del clan Santapaola-Ercolano

CATANIA – Si è svolta la prima udienza del processo in Corte d’appello a Catania contro il provvedimento di sequestro e confisca dei beni dell’editore e imprenditore Mario Ciancio Sanfilippo, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.

Momento più interessante in aula quello del deposito del verbale delle dichiarazioni del nuovo pentito del clan Santapaola-Ercolano, Francesco Squillaci, attualmente in carcere a Milano per l’omicidio del capo della squadra anti-estorsione Gianni Lizzio, risalente al 1992.

Le affermazioni dell’esponente di Cosa Nostra potrebbero presto far emergere nuovi dettagli sulla presunta attività illecita dell’ex direttore de “La Sicilia”, colpito da un provvedimento di confisca e sequestro di beni per oltre 150 milioni di euro su richiesta della procura distrettuale di Catania lo scorso settembre, dopo che l’accusato era stato dichiarato socialmente pericoloso per i suoi presunti rapporti con i clan mafiosi del capoluogo etneo.

I giudici decideranno sul ricorso contro la sentenza, depositato dagli avvocati difensori dell’imprenditore, Carmelo Peluso, Francesco Colotti e Nerio Giuseppe Diodà, nel corso della prossima udienza, fissata per il 15 gennaio del 2019.

Nel frattempo, il tribunale ha nominato amministratori giudiziari Angelo Bonomo e Luciano Modica per garantire la continuazione dell’attività del gruppo intestato all’imprenditore.

Immagine di repertorio