RAGUSA – E’ uscita alle ore 18,30, dagli uffici adiacenti alla questura di Ragusa, Veronica Panarello, la madre del piccolo Loris Stival. La donna, dopo essere stata interrogata ieri ed avere ricostruito insieme alla polizia scientifica il percorso fatto sabato mattina, è stata quest’oggi portata negli uffici accanto alla questura insieme al suo avvocato Francesco Villardita. Non si sa al momento se la donna sia stata interrogata durante la permanenza negli uffici.
Ma la donna non risulta iscritta nel registro degli indagati, sul quale attualmente è iscritto solo il nome del “cacciatore”, Orazio Fidone, che questa mattina si è recato in piazza a Santa Croce di Camerina ricevendo pacche sulle spalle e abbracci da diversi conoscenti. Qui Fidone ha preso il caffè in un bar, ha salutato diversi amici ma non ha voluto parlare con la stampa e ha invitato cineoperatori e fotografi ad allontanarsi. Il ‘cacciatore’ è entrato poi nella chiesa di San Giovanni Battista prima di tornare a casa.
Nonostante tutto, l’intera faccenda presenta ancora tanti dubbi su questo emblematico caso, sul quale stanno attentamente indagando gli inquirenti, cercando di risolvere quello che appare come un rompicapo sempre più complesso. Nel particolare, ci sono una serie di incongruenze nelle dichiarazioni rilasciate dalla madre del piccolo.
La donna ha dichiarato di aver lasciato il figlio davanti alla scuola di Santa Croce Camerina. Ma le immagini, reperite nel corso delle indagini da alcune telecamere, dimostrerebbero tutt’altra verità. Loris Stival non sarebbe sceso dall’auto della mamma davanti alla scuola di Santa Croce Camerina ma sarebbe tornato a casa con lei dopo circa un quarto d’ora da quando la donna e i suoi due figli erano usciti da casa. Una versione dei fatti che l’avvocato della signora Panarello ha puntualmente smentito.
Le telecamere mostrano la mamma, Loris e l’altro figlio della donna uscire da casa intorno alle ore 8,00 e salire in auto per andare a scuola. Circa un quarto d’ora dopo l’auto verrebbe inquadrata di nuovo sotto l’abitazione in via Garibaldi e si vedrebbe Loris scendere e dirigersi da solo verso casa. La macchina con a bordo la mamma, a quel punto, ripartirebbe dirigendosi verso la ludoteca per lasciare il figlio piccolo. Dopo un altro quarto d’ora circa l’auto verrebbe nuovamente ripresa dalle telecamere mentre entra nel garage sotto l’abitazione di Loris. Ma allora perché la donna dichiara di aver lasciato il figlio a pochi metri dall’ingresso della scuola?
Tralasciando il fatto che nella precedente dichiarazione, la madre dichiarò di aver lasciato il figlio a circa 500 m da scuola, sappiamo che Veronica quella mattina si diresse ad un corso di cucina nella tenuta di Donnafugata, sabato mattina poco dopo le 10. Lo hanno raccontato agli investigatori alcuni dei partecipanti al corso, che hanno però aggiunto un altro particolare: la madre di Loris arrivò in ritardo, e si giustificò dicendo che aveva avuto dei problemi.
Da quanto si è appreso sarebbe in corso una perquisizione autorizzata dalla procura di Ragusa che dovrà servire a riscontrare alcune incongruenze che sarebbero emerse nelle dichiarazioni della madre. Le riprese sono adesso uno dei filoni più importanti delle indagini. Purtroppo due telecamere, posizionate proprio nei pressi dell’ingresso dell’istituto, non sarebbero funzionanti. Sarebbero andate fuori uso circa un mese fa a causa di un temporale.