Da leader indiscusso del progetto criminale a “traditore”: Lanzafame e il progetto della mafia sulle scommesse

Da leader indiscusso del progetto criminale a “traditore”: Lanzafame e il progetto della mafia sulle scommesse

CATANIA – Prima 29, poi addirittura 36 le persone (QUI i nomi e le foto) finite in manette a seguito dell’operazione odierna “Gaming Off Line, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania con l’ausilio della Polizia di Stato, che ha disarticolato l’asse mafia – gioco d’azzardo.

In particolare, pare siano presenti degli stretti collegamenti con il clan Cappello – Bonaccorsi di Cosa Nostra, per dare vita a un nuovo ed efficiente sistema criminoso per il riciclaggio di denaro, vale a dire il “gaming online“.

Il punto di partenza: l’acquisizione nelle province di Ragusa e Siracusa di centri scommesse sotto il nome di PlanetWin365 (ndr. fino al 2017), con la commercializzazione di software da installare nelle sale di terzi esercitando l’abuso di scommesse sotto il dominio .com (illegale nel territorio italiano). Questi esercizi commerciali erano sotto il controllo dell’imprenditore aretuseo Fabio Lanzafame in merito al profilo tecnico-amministrativo per mantenere efficace il sistema occulto.

Proprio Lanzafame si è rivelato decisivo per un risvolto delle indagini: inizialmente, come appena detto, l’imprenditore era di fondamentale importanza per il nuovo sistema. La sua attività, infatti, presentava una duplice caratterizzazione: la prima, l’infiltrazione nell’intero settore della raccolta del gioco attraverso cui assicurare una posizione di predominio alle famiglie mafiose rispetto agli operatori del circuito legale; la seconda, contribuire in maniera rilevante a rendere difficoltosa l’attività di controllo da parte degli organi istituzionali.

Lanzafame, in poche parole, era riuscito a creare una rete illegale di raccolta scommesse, facendo funzionare quello che sembrava essere un vero e proprio “gioiellino” per i malavitosi.

Poi, con il prosieguo delle indagini, l’imprenditore di Siracusa ha deciso di voltare le spalle ai complici: da gennaio 2018, Lanzafame ha avviato un percorso di collaborazione con l’autorità giudiziaria, fornendo importantissime informazioni per incastrare i malviventi.

Oggi, infatti, è anche grazie alle sue dichiarazioni se l’operazione della Direzione distrettuale antimafia di Catania è andata a buon fine. Successivamente sono stati scoperti i ruoli del leader del clan Salvatore Massimiliano Salvo e degli imprenditori Salvatore Bosco e Antonio Iacono (beccati con delle intercettazioni) e sequestrate ben 20 agenzie di scommesse/internet point, con un volume di affari pari a circa un milione di euro e un incasso raddoppiato.

Immagine di repertorio