“I soldi fanno soldi”: il magico mondo del bet controllato dalla mafia, come incassare due milioni al mese

“I soldi fanno soldi”: il magico mondo del bet controllato dalla mafia, come incassare due milioni al mese

CATANIA – Associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti, tra cui l’esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, la truffa aggravata ai danni dello Stato, il riciclaggio, l’intestazione fittizia di beni.

Sono solo alcuni dei molteplici reati di cui sono state accusate le 29 persone che, quest’oggi, sono state arrestate dagli agenti della Polizia di Stato a seguito dell’operazione “RevolutionBet che ha sradicato l’asse mafia – scommesse online. Un filo connesso in maniera diretta al clan mafioso Cappello – Bonaccorsi per l’infiltrazione ed espansione nel settore del gioco d’azzardo.

Una lunghissima serie di indagini in atto da aprile 2016 e marzo 2017. Il leader del clan, Salvatore Massimiliano Salvo, nella circostanza, aveva dimostrato un forte interesse nei confronti di un nuovissimo sistema criminoso per reimpiegare il denaro “sporco”: vale a dire il “gaming online“.

Il punto di partenza: l’acquisizione nelle province di Ragusa e Siracusa di centri scommesse sotto il nome di PlanetWin365 (fino al 2017), con la commercializzazione di software da installare nelle sale di terzi esercitando l’abuso di scommesse sotto il dominio .com (illegale nel territorio italiano). Questi esercizi commerciali erano sotto il controllo dell’imprenditore aretuseo Fabio Lanzafame in merito al profilo tecnico-amministrativo per mantenere efficace il sistema occulto. Ciò favoriva di gran lunga le famiglie mafiose, assicurandone una posizione di predominio.

Lanzafame, da gennaio di quest’anno, ha deciso di collaborare con l’autorità giudiziaria. 

Sul versante catanese, gli interessi venivano curati da Giovanni Orazio Castiglia, accusato di concorso esterno, mentre a Siracusa tutto era sotto la “tutela” degli imprenditori Salvatore Bosco e Antonino Iacono. Le associazioni a delinquere, comunque, erano distinte e separate: presenti, per la raccolta e distribuzione del denaro, anche altri agenti, figuranti nella lista degli arrestati. Il riciclaggio e l’intestazione fittizia di beni, invece, sono riconducibili a società operanti all’estero, in Albania, Romania, Malta e Inghilterra. Molti siti venivano mutati a causa degli interventi di oscuramento portati a termine (esempi Futurebet, Betworld365, Betcom72)

Il centro di tutto, però, è il cosiddetto “bancare“, ovvero adibire sale scommesse sotto l’insegna PlanetWin365 dietro i quali schermare il gioco illegale. Non solo: il “bancare” consente ai gestori delle singole sale di assumere i rischi dell’attività di scommessa, cosa inusuale nel mondo del bet, in quanto è il bookmaker di riferimento, che è titolare della concessione, a investire il denaro necessario a coprire le vincite dei giocatori.

Non a caso, successivamente Salvatore Salvo è riuscito a infiltrarsi nel tessuto imprenditoriale, ricercando aziende in cui poter investire occultamente somme di denaro contante di provenienza illecita. Conscio del potere criminale acquisito, Salvo avvicinava l’imprenditore di turno (esempio lampante la Geo Ambiente, con a capo padre e figlio Vincenzo e Giuseppe Guglielmino). Tutto ciò per riciclare denaro e ampliare il giro del mercato. Insomma, soldi per fare altri soldi.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania, pertanto, ha convalidato il sequestro in via d’urgenza di 20 agenzie di scommesse/internet point nelle province di Catania, Siracusa, Caltanissetta e Ragusa. Il volume di affari è stato stimato intorno a un milione di euro mensili, mentre per gli incassi si stima il doppio.