Bellini, lavoratori rioccupano il palco. “Attila”, in scena domani sera, a rischio

Bellini, lavoratori rioccupano il palco. “Attila”, in scena domani sera, a rischio

CATANIA –  Al Teatro Massimo Bellini torna di scena la protesta delle 28 maestranze. Determinati ad ottenere ciò che li spetta dopo vent’ anni di precariato e cioè la stabilizzazione, i lavoratori hanno deciso di occupare nuovamente il palco. E con il palcoscenico bloccato, a rischio la prova generale dello spettacolo “Attila”, in programma domani sera.

La lotta, dunque, non si ferma. Dopo mesi in protesta per  reclamare un diritto acquisito,  i 28 precari, al momento a casa e senza stipendio,  non hanno ricevuto risposte concrete da parte delle Istituzioni.  “Questa volta non c’è ne andiamo”dicono in coro.

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Pochi giorni fa è stato approvato il bilancio preventivo 2014, ricorda in una nota il sindacato dello Snalv aderente alla ConfSal, il cui ritardo è legato a quello della Regione nell’approvare il proprio, deliberazione avvenuta solo ad agosto. Una buona notizia, continua cosi il comunicato stampa,   per le maestranze in attesa di contratto perchè dopo il vaglio della Regione il Cda potrebbe decidere di stipulare contratti a termine, in attesa di una risoluzione definitiva al problema da tutti gli organi interessati, dal sindaco Bianco al presidente della Regione Crocetta.

Anche il bilancio preventivo del 2015, sostiene lo Snalv nella nota, fondamentale per l’organizzazione della prossima stagione dell’Ente,  non è stato ancora approvato. Il sindacato punta il dito sui tagli previsti, circa il 5% rispetto alla cifra del bilancio 2014.

La conseguenza diretta non è solo per i lavoratori considerati stagionali, anche tutto il Bellini ne paga le conseguenze.  Falegnami, pittori, portieri, addetti alla prevenzione antincendio, sono fondamentali per il funzionamento del teatro. In queste condizioni il teatro non si presenta al meglio e si registrano cattive figure con gli ospiti venuti qui ad esibirsi. Recentemente è accaduto – conclude il sindacato – con la compagnia di ballo che si è esibita sulle note di Coppelia. A fine rappresentazione gli artisti hanno dovuto fare la doccia con acqua fredda perchè manca il caldaista che attivi l’impianto.