PALERMO – Il Palermo esce trionfante dallo scontro al vertice contro il Pescara dopo novanta minuti di sofferenza, con la tenacia e la voglia di vincere.
È stata una partita che i rosanero hanno voluto fortemente vincere e nella quale hanno dimostrato di saper lottare, stringere i denti, a volte anche scaraventare il pallone in tribuna pur di raggiungere l’obiettivo.
Finalmente è arrivata la terza vittoria consecutiva, che consente a mister Stellone di allungare la striscia di risultati positivi inanellati dal momento del suo ritorno sulla panchina rosa: cinque vittorie e un pareggio, cioè 16 punti in sei partite, costituiscono un bottino di tutto rispetto.
E la classifica parla chiaro: primato solitario con 2 punti di vantaggio sul Pescara secondo e 4 punti sulla Salernitana terza, squadre che hanno disputato una partita in più rispetto al Palermo.
Schierando i rosanero in campo con il 4-4-2, Stellone ha ancora una volta avuto ragione. Aiutato da un impeccabile Bellusci, lucido, attento, preciso e instancabile baluardo difensivo e dalle prove di sacrificio tattico di Trajkovski e di Falletti, costretti per il ruolo ricoperto ad inseguire i difensori avversari nelle loro incursioni in avanti e pronti, più Falletti che Trajkovski, a ribaltare l’azione verso le punte.
Altro merito dell’allenatore romano è quello di essere riuscito a far coesistere Nestorovski, più manovriero, primo a pressare e bravissimo nel controllo del pallone sulle rimesse di Brignoli, con Puscas, più prestante fisicamente, meno mobile, ma arcigno uguale.
Passato in vantaggio al 37° minuto del primo tempo con un gol di Puscas imbeccato da Haas, il Palermo ha dovuto subire la reazione degli abruzzesi, bravi nel fraseggio, ma imprecisi nelle conclusioni.
Poi, nel finale del secondo tempo, quando l’azione del Pescara stava diventando assedio, con Murawski, subentrato al 27° a un Falletti stremato, e con Moreo, che aveva sostituito Puscas al 35°, i rosa hanno assestato i colpi del KO finale: dapprima Murawski al 41° ha fatto secco Fiorillo con un tiro dal limite, poi Moreo, due minuti dopo sempre dal limite, ha chiuso i conti.
Palermo, quindi, solo al comando dopo una prova di forza e di personalità da grande squadra.
La sosta per le partite della Nazionale interromperà il cammino fin qui trionfale degli uomini di Stellone. Ma già venerdì 23 a Verona ci sarà la possibilità di dimostrare che la voglia di vincere e la tenacia dei rosanero sono fattori determinanti in questo campionato di Serie B per ottenere il lasciapassare per la A.



