SANT’AGATA LI BATTIATI – Animi ancora agitati tra gli oltre 150 dipendenti dell’istituto psicopedagogico “Lucia Mangano” di Sant’Agata Li Battiati. A seguito dell’arresto del presidente e di alcuni componenti del consiglio di amministrazione, i lavoratori continuerebbero infatti a non percepire lo stipendio da tre mesi.
Una situazione che, stando ai sindacati, non sarebbe migliorata nemmeno con l’arrivo del commissario giudiziale e di una nuova cordata di proprietari. Sempre secondo le organizzazioni sindacali, infatti, l’istituto starebbe continuando a operare a pieno regime, ma i contraccolpi finanziari che sarebbero scaturiti dalle vicende degli ultimi periodi avrebbero causato comunque alcuni contraccolpi finanziari. Entro il 14 novembre, intanto, i creditori dovrebbero approvare un piano di rientro predisposto dal commissario giudiziale.
“I lavoratori sono molto preoccupati a causa del clima di incertezza che si respira ogni giorno che passa all’interno della struttura – evidenza il segretario provinciale della federazione Ugl sanità, Carmelo Urzì – e sono esasperati per la mancanza di certezze sulla corresponsione degli stipendi, anche perché l’azienda sanitaria provinciale ha già versato la liquidità relativa alla fornitura delle prestazioni in convenzione“.
“Nonostante le rassicurazioni e le lodi al personale da parte del nuovo amministratore, nonché la garanzia circa la continuità dell’erogazione dei servizi essenziali di assistenza all’utenza, da più di un mese oltretutto non abbiamo alcuna notizia dalla proprietà” prosegue Urzì.
“Abbiamo inviato già da qualche settimana una richiesta di incontro – sottolinea il segretario provinciale – ma ancora oggi dalla società non ci è stata data alcuna risposta e, per questo, ci siamo rivolti all’Ispettorato territoriale del lavoro per una convocazione delle parti nella speranza di poter avere i chiarimenti auspicati“.
“Chiediamo quindi ai nuovi proprietari – conclude Urzì – di rompere il muro del silenzio ed aprire nell’immediato un confronto in sede sindacale, perché ci sono 150 persone che in primo luogo hanno diritto a ricevere la loro paga e, di conseguenza, avere contezza del presente e dei progetti futuri oltre al piano di gestione che, inevitabilmente, non potrà che essere argomento di discussione sindacale“.