MESSINA – Eseguita ieri dai poliziotti delle Volanti della Questura di Messina la misura degli arresti domiciliari a carico di Gianluca Gentile, 41 anni, messinese. Gli agenti lo avevano arrestato lo scorso 18 maggio dopo averlo sorpreso a bruciare cavi di rame, circa cento chili, nel tratto di spiaggia adiacente la via Don Blasco.
La gomma esterna aveva creato una fitta e insalubre coltre di fumo che si era nel frattempo spostata nell’area circostante. Era stata proprio la colonna di fumo ad allarmare un poliziotto libero dal servizio che aveva allertato la Sala Operativa e permesso ai colleghi di intervenire prontamente spegnendo le fiamme.
L’uomo, all’arrivo dei poliziotti, aveva dichiarato di aver trovato i cavi nei cassonetti della spazzatura. Solo dopo aveva ammesso di averli ricevuti da alcune ditte per lo smaltimento e di aver dato loro fuoco per liberarli dalla gomma e rivenderli a ditte autorizzate.
Gli accertamenti effettuati hanno confermato la recidività del soggetto sorpreso in flagranza a rubare due matasse di cavi di rame nell’area di deposito locomotive della locale stazione ferroviaria appena un mese prima, lo scorso aprile. Per tali fatti era già sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora.
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