Senza lavoro, una moglie malata, due figli e uno sfratto: la voglia di suicidio di un uomo e una storia disperata, “Grazie”

Senza lavoro, una moglie malata, due figli e uno sfratto: la voglia di suicidio di un uomo e una storia disperata, “Grazie”

AGRIGENTO – Nel pomeriggio di mercoledì 10 ottobre, un agente della Questura di Ragusa salvato, N. G., che aveva deciso di porre fine alla sua vita, lanciandosi dal ponte San Vito.

Intorno alle 3 del pomeriggio, il poliziotto, percorrendo via San Vito con l’auto di servizio sotto la pioggia battente, ha notato un uomo messo a cavalcioni sull’inferriata di sicurezza del ponte con il chiaro intento a lanciarsi nel vuoto.

Senza esitare, l’agente ha accostato l’auto e ha raggiunto di corsa l’uomo, bloccandolo e impedendogli di lanciarsi nel vuoto, combattendo contro la sua resistenza e il suo fermo proposito di lanciarsi nel vuoto.

La professionalità del personale di polizia intervenuto, ha consentito di instaurare un dialogo con N. G., che ha spiegato spontaneamente le motivazioni che lo avevano indotto a prendere quella grave decisione: la mancanza di lavoro, che non gli consentiva di mantenere i due figlioletti e la moglie, la grave malattia che aveva colpito quest’ultima e uno sfratto in corso.

I toni rassicuranti dell’agente e l’impegno che quest’ultimo si assumeva nel promettergli un incontro con un funzionario della Prefettura, come gli era stato chiesto, sono riusciti a riportare l’aspirante suicida alla calma, che ha accettato l’aiuto del poliziotto, scendendo dall’inferriata.

Come promesso dal poliziotto l’uomo, ancora sotto shock per quanto stava per succedergli, è stato accompagnato in Prefettura dove, dopo aver ricevuto le prime cure dal personale sanitario del 118, ha incontrato un funzionario e del personale dei Servizi Sociali.

N. G., rendendosi successivamente conto del grave errore che stava per commettere, ha ringraziato il suo “Angelo Custode” in divisa.

Immagine di repertorio