TERMINI IMERESE – Su delega della Procura della Repubblica di Palermo, i finanzieri della compagnia di Termini Imerese hanno eseguito un’ordinanza, emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale del capoluogo di Regione, con cui sono stati disposti gli arresti domiciliari a carico di Castrenze Bonanno, 65enne, e l’obbligo di dimora per altre due persone, M.F., 64enne, e D.F., 23enne.
Castrenze Bonanno era già nota alle Fiamme Gialle termitane. Infatti, quando era amministratore della “Profumondo”, società poi fallita, era stato oggetto di una indagine, coordinata prima dalla Procura termitana e, nei successivi sviluppi, da quella palermitana, che aveva permesso di accertare, a suo carico, la commissione del reato di bancarotta fraudolenta e una evasione fiscale per oltre 10 milioni di euro.
Per questi motivi, l’uomo è stato arrestato nel 2014 e la “Profumondo” confiscata. Uscito dal carcere, l’imprenditore si è avvalso di due compiacenti prestanome per la gestione di due profumerie, la “Profucosmo” e la “Linea Profumi Outlet” che sono state fittiziamente intestate a M.F. e D.F.
Il proprietario dei locali usati come sede delle aziende è anche egli indagato perché, pur essendo a conoscenza dell’impossibilità per Bonanno di gestire imprese, non ha esitato ad affittargli gli immobili per lo svolgimento dell’attività. Per tutti le accuse sono di trasferimento fraudolento di valori e di autoriciclaggio.



