Catania e le sue “strade killer”: scarsa manutenzione mette a repentaglio la sicurezza di automobilisti, centauri e pedoni

Catania e le sue “strade killer”: scarsa manutenzione mette a repentaglio la sicurezza di automobilisti, centauri e pedoni

CATANIA – È impossibile negare che guidare nel Catanese spesso rappresenti, soprattutto nelle ore notturne, un vero e proprio pericolo per automobilisti e motociclisti. Lo conferma l’aumento del numero di incidenti negli ultimi anni: secondo alcuni dati Istat, solo nel 2016 nella provincia di Catania i sinistri sono stati 2.727, con un totale di 38 decessi.

Alcuni incidenti sono causati dalla distrazione dei conducenti o da improvvise perdite di controllo del mezzo, ma altri dipendono, almeno in parte, anche dalla cattiva manutenzione delle strade.

Dossi di grandezza spropositata e non opportunamente illuminati di notte, cartelli stradali danneggiati o assenti, mancanza di adeguata illuminazione: questi sono solo alcuni dei disagi che le persone alla guida devono affrontare ogni giorno, specialmente nelle ore notturne, quando quelli che appaiono come semplici problemi a cui generalmente si fa l’abitudine, solitamente per rassegnazione, si trasformano in vere e proprie “trappole mortali”.

L’assenza di illuminazione stradale o la sua presenza solo parziale, in particolare, rappresenta un pericolo non indifferente per automobilisti e motociclisti. Sono tante le persone che preferiscono evitare la guida notturna, quando possibile, per non essere costretti ad attraversare strade completamente buie e altamente insidiose, con il rischio di provocare danni a se stessi o ad altre persone. La notte è molto pericolosa anche per i pedoni, che rischiano di non essere visti e di venire investiti.

Nella provincia di Catania, nello specifico, diversi automobilisti, abituati a circolare di notte, hanno segnalato la mancanza di adeguata illuminazione in uno dei tratti più frequentati del Catanese: la circonvallazione. Si tratta in particolare nella zona dell’ex cavalcavia di Ognina.

La denuncia ha ricevuto attenzione da parte dei media locali perché il tratto di strada in questione è noto a tutti. Questo non vuol dire che il problema dell’illuminazione stradale sia presente solo nelle zone centrali: sono molte le vie periferiche, alcune delle quali situate in importanti aree di collegamento, che sono ridotte in pessimo stato.

Un esempio è via Cirardenco. Il nome forse non dice molto, neanche a chi la attraversa tutti i giorni, ma in realtà si tratta di una strada fondamentale: la lunga via appartiene in parte al Comune di San Pietro Clarenza e in parte a quello di Misterbianco e costituisce il collegamento primario tra il primo paese e la frequentatissima via Poggio del Lupo. Via Cirardenco è tra le strade predilette dai clarentini per raggiungere, tramite via Poggio del Lupo, Lineri, frazione di Misterbianco, Nesima e la stessa circonvallazione di Catania da una parte e la rotonda di via Maria Santissima dell’Addolorata (ubicazione dell’ex Etnabar), dalla quale si può procedere verso Gravina o accedere alla tangenziale di Catania, dall’altra.

Una strada di collegamento così rilevante dovrebbe essere costantemente sottoposta a manutenzione, ma purtroppo, nonostante non manchino gli interventi degli enti comunali coinvolti e gli appelli dei cittadini, il degrado urbano in via Cirardenco continua a essere una triste realtà.

Nello specifico, l’illuminazione notturna è disponibile solo per un breve tratto, il che rende quasi impossibile per automobilisti e (soprattutto) centauri attraversare l’intera via senza correre il rischio di rimanere coinvolti in un incidente o vedere il proprio mezzo danneggiato dalle numerose buche che si trovano lungo il percorso. Inoltre, la presenza di cani randagi costituisce un grave pericolo non solo per gli animali, che non di rado rischiano di essere uccisi dai veicoli che transitano costantemente, ma anche per i guidatori, costretti spesso a manovre azzardate o a una riduzione evidente della velocità per evitare brutti impatti.

A tutto ciò si aggiunge il problema dei rifiuti, lasciati ai bordi della strada (a volte se ne trovano anche in mezzo alla carreggiata) nonostante il divieto di discarica, che, in particolare nelle ore notturne, possono costituire un serio pericolo per i mezzi in circolazione. Via Cirardenco viene spesso descritta come una vera e propria “discarica a cielo aperto”, ma sembra che ormai questa situazione sia considerata normale e quindi si faccia poco per migliorarla.

Non è tanto migliore la situazione di viale dello Sport, a Camporotondo Etneo. Gli automobilisti la definiscono quasi “paurosa” di notte: infatti, l’unico momento in cui è possibile vedere della luce è quello in cui un veicolo si avvicina con i fari accessi. In assenza di mezzi in circolazione, la strada appare solitaria e totalmente buia.

Questi sono pochi casi esemplificativi che rendono l’idea dei problemi delle strade del Catanese, che non fanno altro che incrementare la possibilità per i guidatori (e spesso anche pedoni) di rimanere coinvolti in sinistri di varia natura.