Sit in domani davanti alla St Microelectronics per i tagli al servizio trasporti

Sit in domani davanti alla St Microelectronics per i tagli al servizio trasporti

CATANIA – Denunceranno alle istituzioni il taglio del servizio trasporto aziendale della più grande industria metalmeccanica del sud Italia.

Sarà una mobilitazione lampo quella fissata per domani dalla RSU della Fiom Cgil di Catania. L’appuntamento per i lavoratori è dinanzi ai cancelli del reparto L7  della St Microelectronics dalle ore 12 alle 15.

Tre ore di sit in per dire no ai tagli previsti per il servizio dei trasporti collettivi aziendali, già confermati dalla St Microelectronics di Catania. A nulla, infatti, sono valsi gli incontri con la rappresentanza sindacale di stabilimento.

Vediamo allora come verrà ridimensionato il servizio che vedrà spazzate via diverse turnazioni. Delle 7 linee operanti per i lavoratori del turno centrale (che l’azienda stessa afferma viaggiare piene) e delle 4-5 linee operanti per il personale turnista non rimarrebbe quasi nulla.

C’è da dire che la copertura territoriale attuale è già parecchio carente. Rimarrebbero servite da autobus aziendali solo Mascalucia, Nesima, Bicocca ed Aeroporto. Tutti gli altri lavoratori dovrebbero invece affidarsi all’Amt, alle 5 del mattino o addirittura alle 23.

Un provvedimento che metterà in grave difficoltà i lavoratori che dovranno adeguarsi ad orari impossibili. La soppressione delle linee dei trasporti aziendali, tra l’altro, va in direzione opposta a quella auspicata dai lavoratori stessi.

In una nota dei delegati RSU si legge: “Un’azienda di caratura internazionale, come la St Microelectronics, dovrebbe perseguire l’interesse non solo dei propri dipendenti ma anche quello della cittadinanza. Il provvedimento preso non farà altro che aumentare il già congestionato traffico veicolare contribuendo a peggiorare la salute e la sicurezza di tutti. In una fase di crisi come quella attuale – si legge ancora – caratterizzata da un forte impoverimento delle famiglie, questa sarebbe un’ulteriore batosta ai dipendenti costretti all’utilizzo forzato dell’automobile con pesanti riflessi sul bilancio familiare. Noi delegate e delegati della FIOM-CGIL richiamiamo anche il Comune di Catania alle proprie responsabilità, perché sarebbe davvero assurdo che il cittadino-lavoratore venisse ulteriormente penalizzato. Per questo proponiamo la manifestazione, alla quale seguirà un’altra iniziativa pubblica stavolta all’interno della città per consegnare una lettera direttamente sia al prefetto sia al sindaco“.

foto da google maps