CATANIA – Nei giorni scorsi il personale del commissariato Borgo-Ognina ha effettuato controlli straordinari per reprimere il fenomeno degli affitti in nero e dello sfruttamento dei lavoratori da parte dei datori che, approfittando del loro stato di bisogno, li impiegano in modo del tutto irregolare.
Particolare rilievo assume l’accertamento di un’assunzione in nero di un custode notturno di una struttura, un uomo anziano che percepiva poco più di 2 euro l’ora a fronte di circa 400 ore di lavoro mensili (oltre 10 ore al giorno), senza alcuna garanzia previdenziale né riposo.
Anche in altro caso si è accertato che, un giovane, senza alcun contratto, a fronte di 300 ore mensili, percepiva poco più di 2 euro l’ora, senza riposo settimanale e senza alcun rispetto delle norme a tutela dei lavoratori. In entrambi i casi, è emerso che i datori di lavoro, pur essendo a conoscenza dello stato di bisogno dei dipendenti, hanno approfittato di tale status impiegandoli e costringendoli ad accettare condizioni di lavoro misere, usuranti e senza alcuna tutela.
Pertanto, i due datori di lavoro sono stati denunciati in stato di libertà per i reati di sfruttamento dello stato di bisogno dei lavoratori, reato che prevede la reclusione da 1 a 6 anni e con la multa da 500 a 1000 euro per ciascun lavoratore reclutato.
Durante i controlli sono state accertate altre 3 assunzioni senza alcun contratto di lavoro ed è stato informato l’ispettorato del lavoro e, in materia di affitti in nero, è stato accertato la dichiarazione di un inquilino che ha dichiarato di pagare 350 euro in nero, già da diversi anni.