CATANIA – Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, la polizia di Stato ha dato esecuzione a decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso in data 7.9.2018, nei confronti di Bakary Samateh, (cittadino gambiano, 18enne), gravemente indiziato, in concorso con Mohamed Gibren, di rapina aggravata e lesioni personali.
Il provvedimento restrittivo compendia gli esiti delle indagini, anche di natura tecnica, coordinate dalla Procura della Repubblica di Catania e condotte dalla locale squadra mobile a seguito della rapina commessa a Catania la notte del 30 agosto, quando due individui avevano fatto ingresso all’interno dell’abitazione di Commissario della Polizia di Stato in forza alla Questura di Catania, il quale ha ingaggiato una violenta colluttazione con i rapinatori, riportando diverse ferite da taglio; nella circostanza, uno di essi, Mohamed Gibren, cittadino ghanese 18enne è stato arrestato per rapina aggravata e lesioni personali mentre il complice è scappato.
Le indagini condotte dalla squadra mobile sono iniziate da un meticoloso sopralluogo, eseguito da personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica all’interno e all’esterno dell’abitazione del Commissario di Polizia. In particolare, in corrispondenza del balcone dell’abitazione, sono state ritrovate un paio di ciabatte abbandonate dal fuggitivo, su cui la procura della Repubblica ha disposto accertamenti tecnici irripetibili.
Gli uomini della mobile hanno effettuato un’attenta ricognizione non soltanto della zona della casa, ma l’hanno estesa anche a zone notoriamente frequentate da extracomunitari, specie l’area di piazza Giovanni XXIII.
Al fine di identificare il complice, sono stati acquisiti e analizzati i nominativi dei soggetti ospiti della comunità dove era stato collocato Mohamed Gibren dopo il suo arrivo nella città di Catania.
È stata anche effettuata una certosina attività di ricerca su Facebook dell’arrestato nel corso della quale sono stati individuati tre distinti profili.
Dal controllo di uno di essi è emersa una foto che ritraeva Mohamed Gibren, postata nella tarda serata del 29 agosto – poche ore prima del delitto, n.d.r. – insieme a un soggetto di colore di giovane età con acconciatura “rasata” indossante una canotta a righe bianche e blu e motivi rossi e gialli che risultava assolutamente compatibile con il giovane datosi alla fuga e ripreso dalle immagini di un sistema di video-sorveglianza installato nelle vicinanze dell’abitazione del Commissario.
Analizzando i profili degli amici di Gibren si è giunti all’individuazione di un profilo denominato “Bakary Samateh” che ritraeva lo stesso soggetto con l’acconciatura “rasta” ritratto nell’immagine del profilo “Mohammed Gibren” in compagnia di quest’ultimo.
E ancora una fotografia postata nel profilo di Samateh ritraeva lo stesso con uno zaino monospalla coincidente per fattezze con quello indossato dal rapinatore datosi alla fuga.
Il confronto con gli elenchi già acquisiti faceva avere il risultato sperato: Bakary era stato ospite nella medesima comunità dove era stato collocato anche Gibren.
Le investigazioni hanno permesso di appurare che il giovane si era allontanato da Catania essendo stato immortalato in un filmato acquisito della locale stazione ferroviaria.
Dalla disamina del tabulato telefonico di Bakary Samateh è emerso che la sera del 29 e 30 agosto 2018 ha agganciato un ponte radio del centro cittadino, nelle immediate vicinanze dell’abitazione del commissario di Polizia.
Dalla notte del 30 agosto, l’utenza telefonica non ha generato più traffico telefonico.
Gli univoci e concordanti indizi di reità a carico del citato Samateh – resosi irreperibile – sono stati ulteriormente corroborati dal riconoscimento effettuato da Mohamed Gibren in sede di interrogatorio innanzi al pubblico ministero ed alla p.g.
La Procura della Repubblica, sulla scorta del compendio indiziario acquisito, ha emesso decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di Samateh in quanto gravemente indiziato, in concorso con Mohamed Gibren, di rapina aggravata e lesioni personali.
Nella tarda serata del decorso 8 settembre, a seguito di mirato servizio nei pressi della locale stazione ferroviaria, Bakary Samateh è stato notato mentre scendeva da un’auto. Alla vista degli agenti, lo straniero, il quale si era tagliato i capelli acconciati con dreadlocks, al fine di non essere riconosciuto, ha provato a darsi alla fuga opponendo resistenza agli operanti, ma è stato prontamente bloccato e condotto negli uffici della squadra mobile dove veniva notificato il decreto di fermo.
Bakary Samateh è stato associato al carcere di Catania – piazza Lanza a disposizione dell’autorità giudiziaria.