PALAGONIA – Un incidente. È così che descrive quanto accaduto la notte tra il 31 agosto e l’1 settembre Gaetano Fagone, l’uomo di 52 anni accusato di avere volontariamente investito con l’auto del padre un gruppo di vicini di casa che stavano cenando in strada.
Dopo essere fuggito dal luogo in cui ha provocato la morte di Maria Napoli, 87 anni, e il ferimento di 7 persone, il 52enne aveva abbandonato la Fiat Punto grigia e aveva fatto perdere ogni traccia di sé.
Immediate erano scattate le ricerche da parte dei carabinieri che oggi, dopo le segnalazioni di alcuni cittadini che lo avevano visto vagare per il paese della provincia etnea, lo hanno accerchiato e ammanettato mentre confuso e stremato cercava di ritornare a casa in via Savona.
Fagone non avrebbe opposto resistenza e, una volta condotto in caserma, avrebbe rilasciato dichiarazioni spontanee. Secondo quanto trapelato, si sarebbe più volte contraddetto, avrebbe etichettato quanto accaduto come un incidente e motivato la fuga come un impulso dettato dalla paura del momento.
La Procura di Caltagirone ha disposto per il 52enne, in passato ricoverato per problemi psichici, il fermo per omicidio e tentata strage. Adesso l’uomo si trova in carcere, dove nei prossimi giorni avrà luogo l’interrogatorio di garanzia, da parte del gip, per la convalida del fermo.
Gli inquirenti, che sostengono che in questi giorni Fagone si sia nascosto in campagna (come confermato dallo stesso arrestato), hanno avanzato l’ipotesi secondo la quale l’uomo avrebbe agito perché forse infastidito dal rumore delle persone in strada.