“Minchia signor Tenente”, commedia sulla mafia e l’omertà in scena oggi a Gravina di Catania

“Minchia signor Tenente”, commedia sulla mafia e l’omertà in scena oggi a Gravina di Catania

GRAVINA DI CATANIA – In esclusiva regionale arriva lo spettacolo teatrale “Minchia signor Tenente” di Antonio Grosso. L’appuntamento, a ingresso gratuito, è per oggi alle ore 20,30 all’anfiteatro “Turi Ferro” di Gravina di Catania.

Giorgio Faletti nel 1994, scrisse e cantò questa canzone al “Festival di Sanremo”. Una espressione amara detta tra i denti. L’associazione teatrale “Sotto il Tocco”, che vede la direzione artistica di Michele Russo, porta in scena la commedia sotto l’attenta regia di Giovanni Maugeri e vedrà un affiatato e intraprendente cast, composto da Alfio Calvagno, Vincenzo Santangelo, Alessandro Ragusa, Stefano Granata, Marco Arena, Emanuele Leotta, Luca Coco e Francesca Tringali.

“Minchia Signor Tenente” è un racconto divertente e a tratti serio, destinato a parlare in forma leggera della mafia, dell’omertà e, se si vuole delle contraddizioni dello Stato rispetto a tali temi.

I fari sono puntati sul 1992, su quel maledetto 23 maggio passato alle cronache come strage di Capaci, quando Cosa Nostra uccise il giudice Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della
scorta con una bomba fatta esplodere lungo autostrada A29.

Gli eventi, infatti si svolgono prima della tragedia. Una storia che ci presenta la quotidianità di una caserma di carabinieri in un paesino qualunque della Sicilia, dove non accade mai nulla di importante, a parte le beghe e furtarelli all’ordine del giorno.

A sconvolgere la tranquillità della caserma l’arrivo di un Tenente, che sostiene di essere stato inviato per una missione segreta, catturare un presunto latitante. L’intransigenza del Tenente mette a nudo i timori e la fragilità dei protagonisti, che sotto la divisa dimostrano di avere un grande cuore.

“Minchia signor Tenente” è la commedia, dove si parla di mafia, ma in modo incredibilmente comico e originale, si ride tanto e, alla fine, si riflette.