PALERMO – Si riaccende l’allarme sulla sicurezza delle scuole, tema che ha visto negli scorsi anni il Codacons vincitore di una class action contro lo Stato e il Ministero della Pubblica Istruzione.
“Chiediamo ai presidi di non riaprire le scuole che rappresentano un potenziale rischio per studenti e personale scolastico. E vogliamo sapere che fine ha fatto il piano ‘scuole sicure’ annunciato dall’ex premier Renzi tre anni fa, che prevedeva interventi in favore della sicurezza scolastica a partire dal 2015“, spiega Francesco Tanasi, segretario nazionale Codacons.
“I dati sulle scuole sono drammatici: edifici non a norma sotto il profilo della normativa antincendio ed edifici non a norma sotto il profilo dell’agibilità“– afferma il segretario -. “I presidi devono bloccare le aperture di quelle strutture che possono rappresentare un pericolo per gli alunni e, in assenza di misure adeguate, il Codacons è pronto a scendere in campo chiedendo a procure e prefetti la sospensione degli ingressi nelle scuole e il sequestro immediato degli edifici già dal prossimo settembre”.
Dopo una richiesta formale alla dirigenza delle scuole, Tanasi conclude parlando direttamente al ministro dell’Istruzione: “Rivolgiamo un appello al ministro Bussetti, che sull’argomento ha mostrato grande sensibilità, affinché accerti dove sono finiti i 400 milioni di euro annunciati da Renzi per la sicurezza delle scuole e perché dia seguito alle sentenze di Tar e Consiglio di Stato che, accogliendo il ricorso del Codacons, hanno ordinato allo Stato di applicare il piano generale di edilizia scolastica, che avrebbe dovuto mettere in sicurezza tutte le scuole italiane”.
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