CATANIA – Gli interminabili giorni trascorsi a bordo della nave Diciotti hanno provato non poco i corpi dei 177 migranti ai quali era stato impedito di mettere piede sulla terraferma, ma non hanno intaccato la loro memoria.
È stato infatti grazie alle preziose testimonianze fornite dai richiedenti asilo alla procura di Palermo che è stato possibile riconoscere i quattro scafisti che avrebbero condotto l’imbarcazione di fortuna utilizzata per la traversata in mare.
I migranti sulle foto segnaletiche mostrate dagli investigatori avrebbero indicato i numeri 78, 109, 36 e 34, codici corrispondenti alle identità dei presunti responsabili.
Gli uomini fermati sarebbero tre egiziani e un bengalese. Gli accusati, dopo essersi mischiati insieme con i disperati, sarebbero stati identificati e trasferiti al carcere di Gazzi, a Messina.