Rischi e rimedi contro le meduse: come combattere bruciore e prurito e cosa evitare

Rischi e rimedi contro le meduse: come combattere bruciore e prurito e cosa evitare

PALERMO – Stessa spiaggia, stesso mare e stessi animali. È quasi impossibile non incontrare, almeno una volta in tutta la stagione estiva, le meduse che sempre più numerose popolano i nostri mari.

È capitato a tanti bagnanti di trovarsi in loro “piacevole” compagnia durante una tranquilla nuotata e senza rendersene conto essere pizzicati. A volte, addirittura, basta essere semplicemente sfiorati per avvertire bruciore e prurito.

Le punture di medusa sono, infatti, molto comuni e i rimedi da seguire sono semplici. Innanzitutto bisogna cercare di raggiungere la riva respirando bene e senza fare movimenti bruschi. È necessario non farsi prendere dal panico, perché l’adrenalina nel sangue farebbe viaggiare più velocemente le tossine della medusa.

Una volta in spiaggia, pulire la parte interessata con dell’acqua salata per diluire la tossina non ancora penetrata. Non usare, invece, quella dolce perché potrebbe favorire la rottura delle nematocisti, ovvero le strutture urticanti che le meduse usano per difendersi.

Subito dopo rimuovere i residui dei filamenti rimasti sulla pelle con una tessera di plastica rigida, come bancomat o carta di credito. Infine, non resta che applicare un gel astringente al cloruro d’alluminio.

Se, però, subentrano delle complicazioni, come reazione cutanea diffusa, difficoltà respiratorie, sudorazione, pallore, mal di testa, nausea, vomito, vertigini, confusione, bisogna andare al pronto soccorso o chiamare il 118.

In alcuni soggetti particolarmente sensibili, si può innescare anche uno shock anafilattico. In questi casi, infatti, si rivela fondamentale la tempestività dell’intervento, poiché potrebbe accadere che la situazione diventi fatale, come è successo a una bambina di 7 anni in vacanza alle Filippine dopo essere venuta a contatto con una medusa.

Importante non grattarsi e non prendere sole per qualche giorno per evitare che la pelle si macchi. Ma ancora più importante non seguire di cosiddetti “rimedi della nonna”, come ammoniaca, urina, aceto, alcol, in quanto potrebbero ulteriormente infiammare la parte colpita.