Banca del DNA dei cani non sterilizzati, il WWF Sicilia commenta: “Serve intervenire su fonti randagismo”

Banca del DNA dei cani non sterilizzati, il WWF Sicilia commenta: “Serve intervenire su fonti randagismo”

PALERMO – È stata accolta con parere favorevole da parte del WWF Sicilia l’introduzione della banca del DNA dei cani non sterilizzati annunciata stamani dal presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè.

A farsi portavoce della posizione della sezione regionale dell’associazione ambientalista è Ennio Bonfanti, referente regionale ”randagismo” del WWF Sicilia.

Per Bonfanti “occorre prevedere anche disposizioni che colpiscano e neutralizzino le fonti del randagismo, veri e propri “serbatoi” di cani che poi vengono abbandonati sul territorio e finiscono per ingrossare le fila delle già abbondanti popolazioni randagie“.

Queste fonti sono molte: “dagli allevamenti “fai da te” ed abusivi al commercio di cani di razza via web tramite siti di annunci gratuiti; dai cani padronali fatti riprodurre senza controllo alle mute dei cani dei cacciatori; dai negozi di cuccioli, spesso importati dall’estero, alle aziende agricole e zootecniche che allevano cani non sterilizzati e liberi di vagare incontrollati” sottolinea Bonfanti.

Il WWF si augura che l’amministrazione regionale “approvi presto una nuova normativa che aggiorni e migliori la vigente legge regionale 15/2000, in talune parti ormai obsoleta e poco efficace; ma poiché nessuna regola o divieto viene rispettata senza un adeguato controllo, è doveroso prevedere specifiche forme di vigilanza sulle nuove norme che verranno approvate“.

L’associazione “preannuncia una serie di ulteriori proposte da sottoporre al Presidente Miccichè e alle competenti Commissioni dell’Ars” come campagne di sensibilizzazione all’iscrizione all’anagrafe canina, campagna di sterilizzazione, prestazioni sanitarie gratuite, formazione professionali per i padroni e altre introduzioni utili per la salvaguardia degli animali.