MESSINA – Nel quartiere Giostra (Messina), sabato notte, è stato registrato un triste caso di violenza tra le mura domestiche. I carabinieri della centrale operativa del comando provinciale di Messina hanno ricevuto un’allarmante richiesta di aiuto, con una donna che ha riferito, urlando, che qualcuno la stava ammazzando e la telefonata che si è interrotta bruscamente.
Fortunatamente i carabinieri sono riusciti a localizzare immediatamente il luogo da dove proveniva la richiesta di aiuto e hanno tempestivamente inviato una pattuglia del nucleo radiomobile sul posto.
I militari dell’Arma hanno trovato in un cortile condominiale la donna in lacrime, con evidenti segni di aggressione al collo, che chiedeva aiuto. Il compagno 53enne, intanto, stava tentando di fuggire a bordo di un furgoncino.
L’uomo è stato subito bloccato da carabinieri che lo hanno condotto in caserma. Presso la stazione dei carabinieri di Giostra i militari hanno accolto la denuncia della vittima e sono riusciti a ricostruire la dinamica dei fatti: nella tarda serata di sabato, a seguito di un litigio scaturito per futili motivi, il 53enne aveva aggredito la donna all’interno della propria abitazione, tentando anche di strangolarla.
La vittima è riuscita a prendere il cellulare e a chiamare i carabinieri. Mentre fuggiva giù nel cortile, però, l’uomo è riuscito a raggiungerla, a strapparle il telefono e a buttarglielo a terra, rendendoglielo inutilizzabile.
Nel frattempo, fortunatamente, è arrivata la pattuglia che ha bloccato l’uomo prima che riuscisse a fuggire. Dalla successiva attività d’indagine, condotta dai militari della stazione di Giostra, è emerso che quello non era stato l’unico episodio che aveva coinvolto la coppia, ma che la donna per mesi aveva subito diverse aggressioni fisiche e verbali da parte dell’uomo.
Il violento è stato arrestato perché ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi e rinchiuso all’interno delle camere di sicurezza della stazione di Messina Gazzi. Lunedì il giudice del tribunale di Messina ha convalidato l’arresto effettuato dai carabinieri e disposto per l’uomo la misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima.